“C’è bisogno di un confine di separazione tra lavoro e famiglia” intervista a Liliana Ocmin

Liliana Ocmin, responsabile del Coordinamento Nazionale Donne Cisl, racconta ad Interris i progetti della Cisl messi in campo per la tutela delle donne

Liliana Ocmin

I fondi ci sono, i progetti pure, il passaggio fondamentale ora è mettere in pratica quanto detto. Le mamme vanno aiutate, le famiglie vanno sostenute e non possono essere lasciate sole. Soprattutto ora che lentamente ci sia avvia verso un autunno ricco di incertezza. Bisogna sollecitare il governo all’avvio di un confronto urgente. L’urgenza è orientare la strategia di spesa che si appresta a varare per utilizzare le risorse del Recovery Fund.

Solo attraverso il coinvolgimento di chi rappresenta il mondo del lavoro potremo cambiare in meglio il nostro Paese. Il tema del lavoro, della crescita devono essere la priorità. Accanto a questi c’è quello della sicurezza e della salute” ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel corso della conferenza stampa di presentazione della “Notte per il lavoro” che si è svolta lo scorso 29 luglio.

“Abbiamo già perso posti di lavoro e non possiamo permetterci di perderne ancora. Le risorse che l’Europa ha reso disponibili sono ingenti. Cifre importanti ai quali vanno aggiunti i 37 miliardi del Mes. Abbiamo avuto rapporti importanti con le altri parti sociali e con il governo, agli Stati Generali abbiamo portato le nostre proposte di crescita.

Interris.it ne ha parlato con Liliana Ocmin responsabile del Coordinamento Nazionale Donne e del Settore Emigrazione – Immigrazione per la Cisl – INAS

Come spendere i 200 miliardi di Recovery Found

“Tante singole iniziative a livello nazionale e dei singoli territori hanno affrontato direttamente e più pragmaticamente quelle che sono le indicazioni specifiche di intervento date dalle linee di politica nazionale. Il prossimo appuntamento è fissato al 18 settembre. Sarà un incontro con le istituzioni per mettere a fuoco l’impegno del governo per l’utilizzo dei 200 miliardi di euro del recovery found e su quello che il Mes dovrà mettere in campo”. Con queste parole la Ocmin ha sottolineato l’impegno che la Cisl sta mettendo in atto per tutelare, in particolare, la famiglia.

Il confine di separazione tra lavoro e famiglia secondo Liliana Ocmin

“Sono tante le strategie a tutto tondo che il governo sta portando avanti e noi terremo sempre alta l’attenzione soprattutto in relazione all’occupazione femminile, alle modalità di occupazione perché tutto quello che abbiamo vissuto ha impattato sull’organizzazione della vita familiare – ha continuato la sindacalista -. Il lockdown è andato ad impattare in particolare su quel confine di separazione tra lavoro e famiglia, soprattutto a discapito delle donne che si sono trovate sobbarcate dagli impegni di mamme e di lavoratrici”.

Il sostegno economico per le famiglie

Tra l’altro l’impegno economico dello stato non ha coperto tutto il periodo del lockdown e non coprirà tutti i prossimi mesi eventuali imprevisti legati soprattutto all’autunno, classica stagione delle malattie. A quel punto i genitori dovranno chiedere dei giorni per stare a casa e questo avrà un suo impatto di gestione famiglie-lavoro, ma anche di sostegno a questi bambini per accompagnarli vero un completamento del percorso propedeutico a quello scolastico, già tra l’altro sperimentato durante la quarantena”.