La “Chiesa in uscita”: una radio per comunicare

Gaeta

Don Daniele Frimaire, 48 anni, ad ottobre ha lasciato la parrocchia di Morgex, dove è stato parroco per sei anni, per trasferirsi ad Introd e dedicarsi ad un’esperienza di vita comunitaria e di collaborazione pastorale all’interno della fraternità sacerdotale che serve le parrocchie di Arvier, Avise, Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Valgrisenche, Valsavarenche e Villeneuve. Maturità scientifica, poi la vocazione e il seminario, quindi la laurea in Scienze della comunicazione a Roma, Don Daniele è Presidente di Radio Proposta in Blu, la radio cattolica della Valle d’Aosta. Una piccola emittente che dà voce al territorio ed ai suoi protagonisti, che segue con affetto le tradizioni locali e gli avvenimenti che coinvolgono la comunità valdostana, che presta grande attenzione alla qualità dell’informazione e racconta quotidianamente cosa succede nella regione. Questa è Radio Proposta…inBlu che Don Daniele dirige nella logica del servizio comunitario, con entusiasmo e passione, grazie alla fedeltà degli ascoltatori.

La Chiesa che comunica in pandemia

Non poteva mancare, dunque, un’attenzione particolare, nei difficili mesi del lockdown, alle celebrazioni eucaristiche e agli aggiornamenti in relazione all’emergenza sanitaria e sociale. Durante la pandemia la radio ha curato le dirette, anche video, delle celebrazioni a porte chiuse del Vescovo e Don Daniele ha seguito l’allestimento insieme alla regia. Sono state realizzate ventiquattro trasmissioni, tra marzo e maggio, di cui quattro riprese anche da Rai Tre regione. Il sacerdote guida un team formato da tre professionisti dell’etere, Paola Borgnino, Ettore Danna e Fabiola Megna, il tecnico Alessandro Piccot e l’amministrazione a cura di Raffaella Longis oltre a una mezza dozzina di ragazze e ragazzi. L’obiettivo è stare fra la gente, parlare ma anche ascoltare, dare informazioni e garantire servizi. E dare voce a chi spesso non ce l’ha.

Le offerte per i Sacerdoti

La “missione” di sacerdoti come don Daniele è resa possibile anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a titolo personale o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II. Nel 2019 sono state raccolte 84.699 Offerte, per un totale di 7.837.075 euro. Queste concorrono a rendere possibile la remunerazione mensile di quasi 34.000 sacerdoti di cui 30.664 sono a servizio delle 227 diocesi italiane, tra questi circa 400 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum mentre 2.848, per ragioni di età o di salute, sono in previdenza integrativa. Nel consuntivo relativo al 2019, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 525,5 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.