Studio Censis-Tendercapital su sostenibilità e salute al tempo del Covid

Lo scorso 23 novembre presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani è stato presentato il secondo rapporto Censis – Tendercapital sui Buoni Investimenti dal titolo “La sostenibilità al tempo del primato della salute”.

Tanto premesso il presente rapporto evidenza l’importanza dell’equo accesso al benessere e contestualmente evidenzia il principio della sostenibilità sociale ponendo in particolare l’attenzione sulle conseguenze che la pandemia da Covid-19 e la correlata crisi economica hanno causato in termini di perdita di occupazione e potere di acquisto.

In ossequio a quanto precedentemente esemplificato lo studio Censis – Tendercapital rileva che questo difficile frangente ha fatto crescere le disparità sociali portando a suffragio di ciò numerose rilevazioni empiriche che di seguito si enumerano: 7,6 milioni di famiglie hanno subito un notevole peggioramento del tenore di vita a causa di stipendi ridimensionati e spese fisse che permangono, il 40% delle famiglie a basso reddito non ha accesso alla rete, 600 mila persone sono precipitate in condizioni di povertà, e 5 milioni di italiani hanno notevoli difficoltà nell’espletamento dei pasti principali a causa di sopraggiunte difficoltà economiche.

In seconda istanza, secondo le statistiche rilevate in questo pregevole rapporto, il 65,1% della popolazione italiana auspica una società sostenibile che rispetti i diritti delle persone ed è quindi fondamentale che le istituzioni deputate incrementino fortemente il livello di welfare al fine di incrementare la coesione sociale in questo periodo storico, economico e sociale oltremodo difficile.

In conclusione – al fine di garantire a tutti l’equo accesso al benessere – è fondamentale che ognuno di noi interiorizzi e si adoperi al fine di rendere onore al fulgido pensiero di Papa Francesco espresso in occasione dell’evento The Economy of Francesco: “La politica e l’economia non devono sottomettersi ai dettami e al paradigma efficentista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana”.