Caritas Livorno: “Agire per accogliere e sostenerci”

Suor Raffaella Spiezio, direttrice della Caritas di Livorno, racconta i progetti di sostegno alle persone durante e dopo il lockdown. "Abbiamo un lungo inverno davanti e non sappiamo quando finirà, ma vogliamo esserci"

Firmato da te, è un progetto televisivo di TV2000 che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica e segue le ricadute di un piccolo gesto nel vissuto di persone e luoghi.

Come a Livorno dove, grazie all’8xmille della Chiesa cattolica italiana, per rispondere alle esigenze dei più bisognosi la Caritas diocesana ha dovuto rimodulare i propri servizi assicurando, anche durante il periodo del lockdown, aiuto e assistenza per i senzatetto, gli anziani soli, distribuendo circa 3.000 pasti caldi e offrendo 1.000 pacchi viveri alle famiglie in difficoltà. Interris.it ha raccolto la testimonianza di Suor Raffaella Spiezio, direttirce della Caritas di Livorno.

L’impegno di Caritas

“La preorgativa di Caritas è quella di stare accanto alle persone e di esserci in qualsiasi momento della loro vita. La situazione del Covid ha accentuato questo desiderio da parte nostra, ma il dover stare distanti ci ha spinto a reinventarci. Ci siamo dovuti ripensare in maniera creativa. Innanzittutto abbiamo dato la nostra completa dispobinilità a coloro che erano in difficoltà per questa situazione. Queste persone non sapevano dove andare e avevano anche bisogno di un supporto importante. Un servizio fondamentale che ci ha fatto rivalutare il nostro servizio è stato il “Pronto ti ascolto”. Infatti, non potendoci incontrare abbiamo sfruttato i contatti telefonici ed è stata una scoperta. Tante persone che fanno fatica a venire a chiedere aiuto in Caritas attraverso il telefono, hanno ritrovato in qualche modo la loro dignità con una privacy un pochino più preservata. Alcuni ci hanno chiamati anche per raccontare la loro situazione e chiederci aiuto. Lì ci siamo attivati in base alle necessità e i bisogni cercando di portare ancora più pasti caldi a domicilio per le persone in quarantena e quelle che avevano paura di aver contratto il covid”.

Un virus che cambia la società

“La paura ha trasformato tutto, ha trasformato le relazioni, ha trasformato l’idea di pensarsi nel futuro, ha trasformato la dimensione economica, molte persone si sono dovute ripensare proprio da capo. Abbiamo toccato con mano tutto ciò quando ci è stato richiesto un supporto psicologico da parte dei giovani che non potevano avere relazioni con nessuno se non attraverso un cellulare. Tantissime snche le persone anziane che non si sono più risollevate. É come se avessero fatto un passo avanti verso la vecchiaia e non riescono più a tornare alla vita di prima“.

Le principali emergenze

“Ora abbiamo numerose famiglie a cui paghiamo l’affitto, le utenze, i generi alimentari, ma anche le cose più banali. Una famiglia addirittura ci ha chiesto i soldi per poter rinnovare la carta d’identità. L’altra volta andavamo verso la primavera e l’estate, e tutto ciò in una realtà di mare come Livorno aiuta. Ora invece avanti abbiamo un inverno lungo perché non sappiamo questa situazione quando finirà. Bisonga ricordare la frase simobolo di Papa Francesco “siamo tutti sulla stessa barca”. Con queste parole il Papa ci ha spronati al non abbandonarci allo sconfoto, ma proprio all’agire per accogliere gli altri e sostenerci a vicenda”.