Sotto la barba un cuore d’oro: la storia di Umberto Uliva

Da sottufficiale dei carabinieri, a cavaliere della repubblica ed infine attore e modello. La vita di Umberto è la metamorfosi della felicità. Dall'incontro con il Papa alla gioia di vivere ogni singolo istante, perché c'è sempre una seconda possibilità per tutti

Tutto andava bene. Ero un sottufficiale dei carabinieri, un uomo felice, con una moglie, due figli, un cane e un gatto. Nel 2009, per meriti particolari, sono stato nominato anche Cavaliere della Repubblica. Insomma non potevo lamentarmi. Ma la vita sul più bello ti coglie sempre di sorpresa. Come una folata di vento, la tranquillità viene spazzata via ed una nube nera affolla la mente. Fu così che in un bel giorno di inizio primavera, il 24 Marzo 2016, dopo una banalissima caduta dalla bicicletta, scopro di avere un grosso ematoma alla testa. Dalla tac viene riscontrato un aneurisma al cervello” inizia così il racconto di Umberto Uliva per Interris.it.

Umberto è travolgente, 56 anni e tanta voglia di vivere. Trasmette una forza e un coraggio che a dirsi non si crede e forse solo chi lo può vivere sa quanto sia fortunato. L’aneurisma infatti non l’ha spaventato, da quel giorno è sempre sotto controllo. É stato un punto di partenza nuovo, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo della sua vita ed il passaggio ad una nuova carriera professionale.

Comincia una nuova fase della vita di Umberto

“Nell’ottobre del 2017 una commissione medica ospedaliera mi dice che non sono più idoneo per poter portare avanti il mio servizio e vengo posto in congedo illimitato. Ovviamente si chiude un capitolo molto importante della mia vita e se ne apre un altro. La proposta fu quella di rientrare in servizio come parzialmente idoneo e quindi come impiegato statale. L’alternativa era andare in pensione anticipata. Scelsi la seconda. Nel frattempo è cominciata questa seconda esperienza. La vita è bizzarra ed anche se come percorso è strano da sottufficiale dei carabinieri oggi sono un attore e un modello”.

Un percorso alternativo, da dov’è cominciato?
“Il giorno dopo al risveglio, vado in bagno, e mentre la mia mente si affolla di queste nuove paure, osservo la mia immagine riflessa nello specchio. Ero in procinto di radermi, ma mi dico, l’ho già fatto per 34 anni, ora basta, la lascio crescere. Ovviamente ad un certo punto ho dovuto cominciare a sistemare questa barba che cresceva sempre di più e mi sono recato in una profumeria di Fano – Marco avrei bisogno di un prodotto per curare la barba -. Marco, il proprietario, è un mio grandissimo amico. Mi fissa e mi chiede se volessi posare per la nuova broschure pubblicitaria del suo negozio. Accetto”.

Una seconda possibilità

“Da allora mi hanno cominciato a chiamare vari brand del mondo della moda, abbigliamento, occhiali ed altro. Non me lo aspettavo ma ho scoperto di avere una certa predisposizione al posare davanti all’obiettivo, un’espressività alla quale non ero neanche abituato però è uscita fuori in modo molto naturale. Piano piano hanno cominciato a chiamarmi anche per fare delle sfilate di moda fino al ricoprire il ruolo di attore per alcune pubblicità e non solo. La vita è davvero imprevedibile”.

Cosa ne pensa la tua famiglia di questo nuovo Umberto?
“La famiglia per me è tutto, sono profondamente legato ai miei figli e a mia moglie, ma devo dire che i ragazzi non danno grandi soddisfazioni con i complimenti per la mia nuova attività (ride ndr). La persona che più mi supporta e mi sopporta invece è proprio lei, mia moglie. Non mi ha mai fatto mancare la sua presenza, mi ha sempre spronato a dare il meglio, a fare di tutto per migliorarmi. É stata la mia ancora e tutt’oggi lo è. Mi cura con amore la barba e me la rende sempre presentabile, è davvero insostituibile”.

Non solo un modello però, in te si nasconde anche un grande cuore generoso…
“Amo mettermi a disposizione del prossimo. Oggi sono volontario della croce rossa. Nel 2009 sono stato uno dei primi a partire per andare ad aiutare i terremotati all’Aquila e durante il lockdown ho aiutato la Croce Rossa a distribuire pasti e medicinali alle persone che sono rimaste a casa. Io sono molto legato ai valori, quelli veri, la famiglia è tutto, poi c’è il Signore che mi da la forza di andare avanti anche nei momenti di difficoltà. Io sono sicuro che Dio è sempre stato molto buono con me e che ho un angelo custode con delle ali enormi”.

Il regalo più grande per Umberto

“Il 24 giugno 2015 in occasione del mio 51° compleanno un mio amico della gendarmeria vaticana volle farmi un regalo enorme. Mi diede la possibilità di riservarmi un posto ad un’udienza papale. Io fui già contentissimo solo all’idea di poter partecipare, ma non ti dico la felicità quando scoprì di avere un posto proprio davanti a tutto. Ebbi infatti l’opportunità di stringere le mani del Santo Padre. Ero con mia moglie che manteneva in mano alcuni rosari. Ci fu un semplice scambio di sguardi e fu un’emozione fortissima, intensa che non so spiegare a parole”.

Hai paura?
“Io non ho paura per me, ma per i miei figli perché vedo un mondo che non mi piace. Non ci sono più i valori di una volta, vedo tanti comportamenti che non mi spaventano. Oggi come oggi le mie paure sono per loro e per il futuro di tutti i ragazzi anche alla luce di quanto è successo al povero Willy. Per il resto timori non ne ho, so che dall’altra parte ci sarà qualcuno che mi aspetta e una nuova vita da cominciare“.