Home LA VOCE DEGLI ULTIMI Sos schiavitù infantile. Grido d’allarme per i “bambini merce”

Sos schiavitù infantile. Grido d’allarme per i “bambini merce”

bambini

Schiavitù moderna

A partire da novembre 2021, l’Unicef ha riferito che i matrimoni precoci sono in aumento in Afghanistan. Nonostante la legge vieti di sposare minori sotto i 15 anni (e ancora al di sotto dello standard di 18 raccomandato a livello internazionale) sono scambi ampiamente praticati dalle famiglie. Secondo le analisi dell’organizzazione, il matrimonio precoce ha conseguenze devastanti sulla salute di una ragazza. Per via degli abusi fisici e sessuali. Ed equivale a una forma di schiavitù moderna. I matrimoni combinati intrappolano le donne in un ciclo di povertà.Caritas

Tenebre

A far precipitare nell’indigenza assoluta migliaia di famiglie afghane ha contribuito, dunque, l’esclusione delle donne dai luoghi di lavoro. Un balzo indietro di secoli. Le tenebre dell’oscurantismo più retrivo unite alla miseria che diventa cupa disperazione. E’ la fotografia sconvolgente del Rapporto Unicef sulla condizione infantile dopo il ritorno al potere dei taleban. Nel paese che fu il più liberale dell’Islam e che tra gli anni Sessanta e Settanta stabilì la parità tra uomo e donna e l’istruzione obbligatoria per tutti, oggi nelle aree rurali i nuclei familiari più poveri vendono i figli per non morire di fame.

Crisi umanitaria

 Tra i casi peggiori la vendita di una bimba di 6 anni e di un piccolo di 18 mesi. Dati via per 3.350 dollari e 2.800 dollari. Nel rapporto Unicef si documenta che una bambina di 9 anni è stata comprata con pecore, terra e contanti. L’Afghanistan sta diventando la più grande crisi umanitaria del mondo. Secondo i dati dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura, più di 18 milioni di afghani non sono in grado di nutrirsi ogni giorno. Questo numero è destinato a salire a quasi 23 milioni entro la fine dell’anno.