Vos Thalassa, “la nave trasportava facinorosi”

Le acque del Mediterraneo continuano ad essere motivo di gialli e di polemiche. La notte scorsa le attenzioni si sono rivolte verso un'imbarcazione battente bandiera italiana, la Vos Thalassa, rimorchiatore a servizio delle piattaforme petrolifere. Secondo quanto riferito, l'equipaggio della nave sarebbe arrivato prima delle motovedette libiche, recuperando in piena notte 66 migranti a bordo di una nave e puntando la prua verso le acque italiane. Quasi immediato, tuttavia, l'altolà del Ministero dell'Interno di Roma, dal quale si ritiene che la competenza del soccorso vada alla Libia.

Facinorosi a bordo della Vos Thalassa

Lo stallo verso cui sembrava dirigersi il caso si è però sbloccato quando è intervenuta la nave Diciotti, della Guardia Costiera italiana, che si è avvicinata alla Vos Thalassa e ha caricato i migranti che vi si trovavano. L'intervento della Guardia Costiera italiana è avvenuto nonostante si trovasse più distante “rispetto ai libici che stavano entrando in azione”, fa sapere il Viminale, che attraverso il ministro Salvini non ha lesinato una nota polemica sull'accaduto: “La Guardia costiera italiana – ha detto il segretario della Lega – non può sostituirsi a quella libica, soprattutto se i colleghi africani sono già entrati in azione“. Il motivo dell'intervento della Diciotti lo ha spiegato Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, attraverso Twitter: “Orgoglioso della Guardia Costiera italiana che con nave Diciotti ha preso a bordo 60 migranti che stavano mettendo in pericolo di vita l'equipaggio dell'incrociatore italiano Vos Thalassa. Ora avanti con indagini per punire facinorosi”. Costoro – spiegano fonti vicine al ministero – saranno sbarcati in Italia “per le dovute misure cautelari e gli accertamento giudiziari correlati a condotte che hanno messo a repentaglio la vita dell'equipaggio del Vos Thalassa”.

Nessun caso Trenta-Salvini

Sempre sul fronte migranti, si sgonfia intanto il presunto dissidio tra il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. In vista del vertice di Innsbruck che si terrà giovedì e che vedrà riuniti i ministri degli Interni dei Paesi Ue, si era vociferato di una spaccatura all'interno di Palazzo Chigi. Ma fonti della Difesa stamattina hanno tenuto a smentire queste voci comunicando che “non c'è nessun caso Trenta-Salvini, il Governo rema unito e compatto verso la stessa direzione”.