Viminale: stretta sulle patenti degli autisti dei bus

Stretta sulla sicurezza, maggiori controlli e raccordo operativo con le motorizzazioni civili. È il senso della circolare inviata questa mattina a tutti i prefetti dal capo di gabinetto del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Nella circolare viene richiamata l'esigenza di una “puntuale applicazione della normativa vigente per il rilascio e il rinnovo delle licenze a coloro che guidano veicoli per il trasporto di persone”. E inoltre richiesta l'intensificazione dei controlli da parte delle forze di polizia. 

Accertamenti

La circolare scaturisce dalla drammatica vicenda di due giorni fa nel milanese, con uno scuolabus con a bordo 51 ragazzi ed insegnanti è stato dirottato dall'autista e poi dato alle fiamme. Un episodio che poteva finire in tragedia. “L'episodio di Milano del 20 marzo scorso, nel corso del quale il conducente di un veicolo adibito al trasporto di persone si è reso responsabile di gravissimi reati attentando alla vita dei giovani occupanti – si legge nella circolare ripresa da Repubblica – impone che siano adottate tutte le dovute cautele e, in particolare, che sia sempre verificato, con il massimo rigore, il possesso e la permanente validità di tutti i documenti abilitativi necessari per lo svolgimento della suddetta attività”. Nel documento si evidenzia che ci sono “approfondimenti in corso finalizzati alla possibile revisione delle disposizioni legislative vigenti”. Nel frattempo, il Viminale richiama i sindaci, i dirigenti scolastici e ogni altra amministrazione pubblica affinché “ogni qualvolta vengano affidati all'esterno i servizi in questione, siano espletati puntuali accertamenti sui requisiti del personale preposto alla guida, e assunte le iniziative più idonee per scongiurare il verificarsi di possibili azioni criminose o, comunque, illecite”. Da qui, si legge nella circolare, la necessità di “attivare le opportune interlocuzioni con gli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile” e la richiesta del Ministero dell'Interno di una “scrupolosa applicazione” delle disposizioni “sull'accertamento e il controllo dell'idoneità fisica e psico-attitudinale del personale addetto ai pubblici servizi di trasporto, valorizzando le previsioni che impongono di sottoporre a visita di revisione i dipendenti quando sorgono dubbi sulle loro condizioni”.