Via libera al Def: ecco la Manovra 2020

Via libera alla nota di aggiornamento al Def: l'ok è arrivato in Consiglio dei ministri, che approva le misure previste nella Manovra che, per il 2020, sarà di circa 29 miliardi. Come previsto, fra le voci della nota indicate come portatrici di risorse ci saranno “la riduzione delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l'ambiente e nuove imposte ambientali, che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del Pil”. Ad annunciarlo, al termine di una giornata tutt'altro che semplice da un punto di vista negoziale, è il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi: “Abbiamo approvato questo primo documento di contabilità pubblica che preannuncia l'impostazione della manovra: è un documento importante e voglio confermare che abbiamo sterilizzato l'aumento dell'Iva. Ma non ci accontentiamo di questo: ho chiesto al Parlamento la fiducia su 29 punti programmatici”.

Family act

Fra gli interventi previsti (circa 14,4 miliardi) molti riguarderanno l'annunciata svolta green. Inoltre, almeno “0,1 punti di Pil” saranno portati da “altre misure fiscali, fra cui la proroga dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni”. In conferenza, il premier affronta il tema dell'avasione fiscale: “Siamo consapevoli di dover lavorare per inasprire le pene ai grandi evasori ma anche che occorre realizzare per tutti i cittadini un grande patto sociale ed economico perché uno degli strumenti più efficaci è incentivare l'utilizzo della moneta elettronica e i trasferimenti digitali”. Obiettivo del governo, ha spiegato, è “perseguire un family Act che metta ordine a tutta la selva di agevolazioni e tax expenditures a favore delle famiglie”. Per quanto riguarda l'indebitamento tendenziale, si parla dell'1,4%, mentre il programmato è stato fissato al 2,2%.

Una base solida

Soddisfatto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, il quale ha spiegato che con la nota di aggiornamento al def “definiamo uno scenario di finanza pubblica per la prossima manovra solido e volto alla crescita”. Secondo il titolare del Mef, “il quadro delineato dal Def in vista della manovra costituisce una base solida per un programma ambizioso che deve fare i conti con un'eredità impegnativa, sia per per il quadro internazionale, che per le ripercussioni sulla finanza pubblica che hanno avuto stagioni più tumultuose del quadro politico e dei rapporti con l'Europa”.