Vertice su reddito e quota 100: “Tutto risolto”

Tutto risolto”. Si chiude all'insegna dell'ottimismo il vertice di governo fra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice, Salvini e Di Maio. Un'ora di colloquio a Palazzo Chigi sul cosiddetto “decretone” su reddito di cittadinanza e quota 100, con il sottosegretario al Lavoro Durigon a specificare che “va tutto bene, il testo è pronto”: il che, in sostanza, significa che le risorse per i due capisaldi della Manovra sono state individuate: “Sono felice – ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini -. E' un altra promessa mantenuta, anche in meglio”. Tutto fatto, dunque, per gli stanziamenti, anche per altre misure: definiti, infatti, il fondo Imu-Tasi da 80 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto in Manovra, così come il tfs anticipato. Ora, per il via libera definitivo al decreto si dovrà aspettare fino al Consiglio dei ministri delle 18.

Boccia: “Clausole di salvaguardia illegittime”

Tra i temi della riunione, alla quale hanno partecipato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Fraccaro, e i sottosegretari Castelli e Gravaglia, anche la presidenza Consob e la futura dirigenza Inps. Nel frattempo, a vertice concluso, arriva la voce delle opposizioni: “Voglio dirlo con chiarezza al governo – ha detto a Rai News 24 Francesco Boccia, deputato Pd -, le clausole di salvaguardia sono illegittime, espressamente vietate dalla riforma del Bilancio. Inserire nuove clausole di salvaguardia a copertura di quota 100 o opzione donna, ci farebbe ripiombare in quella spirale perversa di cambiali da cui, a fatica dopo dieci anni, stavamo per uscire. Se ricominciamo con la spesa garantita da clausole che poi prevedono tagli di spesa sociale o aumenti di tasse, facciamo solo altri danni agli italiani. Quando arriveranno i testi in Parlamento, mi auguro ci possa essere la possibilità di un confronto per migliorarli”.