Vademecum contro furti e truffe

Iconsigli dati dei militari dell'Arma ai cittadini sono semplici e immediati: in prima battuta è opportuno non aprire mai la porta agli sconosciuti, anche se questi si professano quali tecnici o appartenenti alle Forze dell'ordine; diffidare dell'esibizione di tesserini; non fidarsi di chi adoperando modi gentili e cortesi chiede denaro o la dazione di gioielli e preziosi, dal momento che nessun ente e nessuna forza di polizia può inviare propri addetti porta a porta a riscuotere pagamenti, men che meno gli stessi pagamenti possono avvenire in denaro liquido o addirittura sotto forma di baratto, mediante consegna di monili e preziosi. Ad ogni modo, in ogni situazione sospetta è sempre opportuno richiedere immediatamente l'intervento di una pattuglia dei Carabinieri attraverso il numero unico d'emergenza 112 e comunque denunciare sempre al più presto gli episodi consumati o anche semplicemente tentati.

Un servizio d’ascolto

A Torino dal mese di settembre è ripartito, con cadenza settimanale, il ciclo di incontri pianificati in tutta la provincia dal Comando provinciale finalizzato a dare informazioni e consigli utili ai cittadini su come difendersi da furti e raggiri. “Gli incontri riflettono a pieno lo spirito di prossimità e la marcata predisposizione all'ascolto che l'Arma dei Carabinieri vuole affermare in maniera concreta giorno per giorno”, riferisce LaPresse. “Consapevoli del fatto che talvolta i cittadini, per ragioni varie, abbiano difficoltà o siano restii a recarsi presso le caserme dell'Arma a chiedere consigli e informazioni, o a rappresentare circostanze sospette e meritevoli di approfondimento” i Carabinieri hanno deciso di incrementare la loro presenza all'esterno, non solo con le tradizionali pattuglie addette al controllo del territorio, ma tenendo dei veri e propri servizi d'ascolto per recepire le istanze e le segnalazioni della popolazione e allo stesso tempo divulgare preziosi consigli. I luoghi prediletti sono le sale consiliari comunali, le sedi dei centri anziani e delle università dell'età libera, gli oratori delle parrocchie e l'invito a partecipare è rivolto a tutti, in particolare, ovviamente, alle persone in età più avanzata, purtroppo facilmente raggirabili da malintenzionati ladri e truffatori.

Spunti e segnalazioni

Nel corso dei numerosi incontri già effettuati sinora a Grugliasco, Collegno, Caselette, Alpignano e Rivoli i Carabinieri illustrano le più ricorrenti metodologie di raggiro poste in essere da sedicenti avvocati o appartenenti alle Forze di Polizia; finti tecnici dipendenti da enti incaricati di fornire servizi quali acqua, luce e gas che, con il pretesto di dover riscuotere il risarcimento per fantomatici danni cagionati da un figlio o da un nipote ubriaco alla guida; ovvero con il pretesto di dover effettuare riparazioni all'impianto idrico o di accertare una fantomatica perdita di gas, approfittano per asportare denaro contante, monili ed altre utilità. In tale quadro si è inserita anche l'iniziativa del 31 ottobre che si è svolta a Rivoli alla sala consigliare della vecchia sede del Municipio, alla presenza del sindaco, dei comitati di quartiere, dell'Università della Terza Età e di numerosissimi cittadini che hanno inteso liberamente prendere parte all'iniziativa. Tanti i consigli elargiti, tante anche le domande rivolte dai cittadini e numerosi gli spunti e le segnalazioni prospettate ai carabinieri nell'ambito di una iniziativa destinata a ripetersi sempre più spesso in tutti i comuni ricadenti nella competenza della compagnia di Rivoli.

Pene più severe

Pene più severe per chi truffa gli anziani”, stabilisce un disegno di legge approvato all'unanimità lo scorso giugno al Senato. Oltre a un giro di vite per chi commette questa tipologia di reato si prevede adesso anche il risarcimento integrale del danno subito. Finora la circonvenzione degli anziani ricadeva nel reato di truffa previsto dal Codice penale (articolo 640) con pene da uno a cinque anni di carcere e multa da 51 a 1032 euro. Con le nuove norme, che modificano dunque il Codice, sarà punito invece con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 500 a 2.000 euro, chiunque, “abusando della condizione di debolezza o di vulnerabilità dovuta all'età di una persona, induce taluno a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lui o per altri dannoso”. Inoltre in caso di condanna, le nuove regole stabiliscono che la sospensione condizionale della pena per chi ha commesso il reato sia subordinata al risarcimento integrale del danno alla parte offesa. Per Il Sole 24 Ore, Swg ha chiesto a mille maggiorenni quali sono i fenomeni che incidono di più nella percezione della sicurezza urbana. Il sondaggio è stato condotto con metodo Cati-Cami-Cawi: cinque le risposte consentite. Al primo posto fra le cause di insicurezza i furti in appartamento (56%). Al secondo posto lo spaccio di stupefacenti (45%). Al terzo posto c'è l'immigrazione clandestina (42%). Poi ci sono le truffe specialmente agli anziani (39%). Preoccupano anche la violenza e i reati delle bande giovanili (28%). Fra le cause di insicurezza ci sono molestie e violenze sessuali (28%). Poi gli incidenti stradali commessi da ubriachi o drogati e gli atti vandalici (27%). Seguono fra le cause di insicurezza gli scippi (23%). Al decimo posto ci sono gli attentati terroristici (14%)

La situazione in Italia

Calano i delitti commessi in Italia, che diminuiscono del 15% nel raffronto tra i primi mesi del 2018 e quelli del 2019. I dati della direzione centrale della Polizia criminale registrano con il segno meno quasi tutte le percentuali nel confronto con l’anno precedente. Meno omicidi, furti, rapine e reati informatici e soprattutto sono in forte calo gli stupri. Aumentano di quasi un quarto, invece, i reati per gli incendi dolosi. Gli omicidi scendono al -12,2% (dall’inizio dell’anno fino a marzo ne sono stati ne sono registrati 72, dunque dieci episodi in meno) e i tentati omicidi al -16,2%. Una netta inversione di tendenza, per la prima volta negli ultimi tre anni, è data dalle violenze sessuali, al -32,1% (nei primi tre mesi del 2019 sono state 767 a fronte dei 1.130 episodi nel 2018, nello stesso periodo di riferimento). Si abbassa anche il numero delle rapine -20,9% (6.053 tra gennaio e marzo 2019 rispetto alle 7.653 del periodo 2018), soprattutto quelle in strada (-25%), e dei furti -15,1% (252.603 a fronte di 297.698). I furti con strappo, come gli scippi, sono al -19,3%, quelli nelle abitazioni al -18,8% e quelli di autovetture al -8,8%.

Boom di incendi dolosi

Gli unici numeri in aumento riguardano gli incendi dolosi, che sono in aumento del +23,5%. Diminuiscono i reati per lesioni dolose (-21,8%), che tra gennaio e marzo 2019 erano stati 11.092 a fronte dei 14.187 dello stesso periodo nel 2018. Quasi dimezzati, invece, i reati di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (-42%). In netto calo anche l’usura (-47%) e la ricettazione (-29,8%), con un trend già in calo negli ultimi anni, e il contrabbando (-26,3%). Quest’ultimo tra il 2017 e il 2018 era invece aumentato del +18,6%. Diminuiscono di un decimo rispetto al confronto del 2018 i reati per stupefacenti (-9,9%), che invece avevano registrato un impercettibile aumento (0,7%) nella comparazione tra il 2017 e il 2018. Le truffe e le frodi di tipo informatico nei primi tre mesi del 2019, puntualizza La Stampa, segnano un -8,3% e sono state 43.852. Negli ultimi anni questo fenomeno era invece aumentato segnando un +8,4% nel confronto tra il 2016 e il 2017 e un +12,7% nel raffronto tra il 2017 e il 2018. La stima dei reati in calo nell’ultimo anno ha visto parallelamente il rafforzamento degli organici di polizia su tutto il territorio nazionale.