TERRORISMO, ALFANO: “81 FOREIGN FIGHTERS ‘ITALIANI’ ARRUOLATI NEL CALIFFATO”

Quarantacinque persone sono state espulse dall’Italia nel 2015 per legami col terrorismo internazionale mentre sono 81 i foreign fighters italiani, cioè di nazionalità italiana o che hanno transitato nel nostro Paese prima di partire per Siria e Iraq per unirsi allo Stato Islamico. Le cifre sono state diffuse dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in occasione del 14esimo anniversario dell’11 settembre. Una data che, ha sottolineato il responsabile del Viminale, è rimasta “un giorno di libertà e democrazia” grazie all’opera di prevenzione di forze dell’ordine, forze armate e servizi di intelligence.

In particolare, degli 81 foreign fighters, solo 5 sono di nazionalità italiana, altri 5 hanno una doppia nazionalità e non sono partiti dalla Penisola. “Non tutti sono vivi” e in ogni caso “il numero complessivo è assolutamente inferiore a quello di qualsiasi altro Paese occidentale”, ha precisato Alfano. Dall’11 settembre 2001 ad oggi sono state 299 le persone arrestate in Italia per fatti di terrorismo internazionale. Gli Imam espulsi sono stati 19.

Dall’11 settembre del 2001 “il mondo ha acquisito la consapevolezza di essere sotto attacco da parte di organizzazioni pericolose che minano alla radice la libertà dell’Occidente e degli altri Paesi che combattono questa minaccia. Oggi -ha aggiunto Alfano -abbiamo a che fare con un terrorismo che ha ambizioni, uomini e soldi, un terrorismo diverso da quello che sferrò l’attacco alle Torri Gemelle, un terrorismo che una strategia ben precisa e l’ambizione di farsi Stato”. Per quanto riguarda le cifre dell’attività di prevenzione, da gennaio ad oggi sono state 12.121 le persone controllate nell’ambito dei servizi della polizia di frontiera e della Digos nei porti italiani per il contrasto del fenomeno dei combattenti stranieri. Sono state 90 le persone espulse o respinte alla frontiera per la mancanza dei requisiti di ingresso. I controlli straordinari di polizia e carabinieri sono stati 23.937, con 46 arresti. Un’azione di contrasto che, per quanto riguarda specificamente l’estremismo interno, ha portato all’arresto di 72 estremisti di sinistra e sei di destra.