Telecamere in asili e centri anziani: proposta bipartisan

In un momento di forte tensione fra le due parti della maggioranza, ecco piovere un emendamento bipartisan al decreto Sblocca cantieri che mette tutti d'accordo: nel testo presentato all'esame del Senato, è stata infatti allegata la proposta di installare in tutte le aule scolastiche e in tutte le strutture per la cura degli anziani e dei disabili delle telecamere di videosorveglianza, così da scongiurare episodi di violenza o maltrattamenti. La proposta è stata firmata da senatori di Lega, Movimento 5 stelle, Forza Italia e addirittura del Partito democratico: nel documento si legge che verrà disposto uno stanziamento di fondi a disposizione dei Comuni di 10 milioni nel 2019 e 30 milioni ogni anno, dal 2020 al 2024.

Cgil replica: “Provvedimento illogico”

Un emendamento che ha unificato il contesto politico italiano, in particolare Lega e M5s che, nelle ultime settimane, hanno visto i loro rapporti incrinarsi notevolmente, specie a seguito della vicenda Siri, viaggiando sullo stesso binario in merito alla tutela delle fasce più deboli. Nel frattempo, però, è la Cgil (assieme ad altre sigle sindacali) a mostrarsi reticente al provvedimento proposto, definito “illogico” perché “inserito in un provvedimento che parla di tutt'altro. Sbagliato, perchè criminalizza i dipendenti compromettendo il rapporto pedagogico”. In un comunicato, il sindcato specifica che “si individuano risorse per le telecamere mentre, allo stesso tempo, si operano ingenti tagli ai servizi in tanti comuni, risparmiando sul costo del lavoro”. Secondo la Cgil, “esplodono le malattie professionali e peggiorano progressivamente le condizioni di lavoro. Almeno il 50% delle lavoratrici degli asili nido e delle scuole per l'infanzia riscontra la presenza di gravi problemi fisici. Invece di alimentare la propaganda, bisognerebbe occuparsi delle condizioni di chi lavora, mettendo in campo azioni concrete per prevenire i danni al personale”.

Affidamento diretto

Il riferimento del sindacato, in particolare, riguarda le altre misure presenti nel decreto Sblocca cantieri: a iniziare dalla Tav, ad esempio, sul quale si discute di un commissario straordinario, ma anche la questione Province (altro argomento di divisione) e l'affidamento diretto degli appalti fino a 150 mila euro per evitare procedure di gara. Su quest'ultimo punto, una proposta a firma del capogruppo della Lega in Senato, Romeo, andrebbe a stabilire che l'affidamento sarà diretto “previa consultazione di tre operatori economici” tra 40.000 e 150.000 euro, mentre tra i 150.000 e 350.000 euro verrà prevista una  procedura negoziata con la consultazione di 10 operatori. Sarà solo da un milione in su che si utilizzerà la procedura ordinaria.