Sigarette, rincari in vista: + 10 cent al pacchetto

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Rincaro in vista della fornitura sui pacchetti di sigarette: stando a questo stabilito nella relazione tecnica d'accompagnamento alla Manovra, infatti, un aumento dei pacchetti è previsto per tutte le fasce di prezzo, in quanto “l'incremento della fiscalità potrebbe essere recuperato dai produttori con un aumento dei prezzi di vendita di circa 10 centesimi a pacchetto, per tutte le fasce di prezzo”. Il rincaro previsto nella Legge di bilancio (con orizzonte 2019) è una tassazione per le sigarette di 108 milioni, con 22,5 milioni per il tabacco trinciato e altri 1,8 per i sigari, con un totale complessivo di 132,6 milioni. 

Il rincaro

La stima parla dunque di un possibile aumento del prezzo medio del pacchetto sui 10 centesimi. In questo senso, si determinerebbe un'accisa maggiore, sui 3 o 4 centesimi a pacchetto, a seconda delle fasce di prezzo. Come spiegato nella relazione stilata dai tecnici (i quali hanno analizzato gli eventuali impatti sul welfare), “tenuto conto dell'effetto moltiplicatore (circa 4,77 per le sigarette con prezzi medio/alti e 1,1 per quelle con prezzi bassi incisi dall'onere fiscale minimo)” è in questo senso che “l'incremento della fiscalità… potrebbe essere recuperato da questi ultimi con un aumento dei prezzi di vendita di circa 10 centesimi al pacchetto da 20 sigarette per tutte le fasce di prezzo (bassi, medi e alti)”.

Bonus eccellenze

Novità in vista anche per quanto riguarda il passaggio dall'Università al mondo del lavoro per i cosiddetti “cervelloni”, ossia i laureati in corso con 110 e lode con meno di 30 anni e i dottori di ricerca entro i 34, i quali devono aver però conseguito il titolo nel periodo compreso fra gennaio 2018 e giugno 2019. Con il “bonus eccellenze”, uno su 10 potrà usufruire di un'assunzione a tempo indeterminato: secondo la relazione dei tecnici, infatti, con uno sconto di 8 mila euro si tenterà di incentivare l'assunzione degli universitari rientranti in tali categorie il che, considerando i circa 60 mila laureati eccellenti nell'ultimo biennio, potrebbero garantire 6 mila posti di lavoro.