Sciopero della fame dei navigator

Nella regione Campania c'è il maggior fabbisogno di navigator (471) con la sola provincia di Napoli che ne prevede 274. Segue la Sicilia con 429 posti di cui 125 a Palermo e 100 a Catania. Al nord c'è la Lombardia con 329 navigator, di cui 76 a Milano e 50 a Brescia mentre nel centro Italia è il Lazio la regione che ha maggiore necessità di copertura con 273 operatori, 195 nella provincia di Roma. Ora hanno deciso la forma di protesta i vincitori del concorso. I navigator campani lo annunceranno lunedì 26  alle 11 durante la manifestazione all'esterno della sede della Regione Campania, in via Santa Lucia. Sciopero della fame per convincere il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a firmare la convenzione sui navigator.

Il ruolo previsto dalla riforma

“La scelta di utilizzare questa estrema modalità di espressione – spiegano all’Adnkronos– è dettata dall'atteggiamento del presidente della Regione Vincenzo De Luca che ad oggi non sta dando seguito agli accordi già sottoscritti nelle conferenze unificate Stato-Regioni del 17 aprile 2019 e del 27 giugno 2019, rifiutandosi di firmare la convenzione bilaterale che stabilisce esclusivamente le modalità di intervento con cui i navigator dovrebbero operare, contraddicendo così fondamentali principi costituzionali: il diritto al lavoro e all'uguaglianza”. I navigator campani “con questa battaglia di civiltà e tutela del sistema costituzionale chiedono parità di trattamento con i vincitori delle altre regioni italiane e che venga rispettato il diritto al lavoro e al contratto. Si richiede inoltre  l’intervento delle più alte cariche dello Stato, in primis, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come garante della Costituzione e rappresentate dell’unità nazionale”.

Profili inquadrati nell’Anpal

Due mesi fa erano 53.907 i candidati per i 2.980 posti da navigator inquadrati nell'Anpal. I candidati erano in gran parte di donne (il 73%) e per la metà di persone di età compresa tra i 30-40 anni. Il 31% ha la laurea in giurisprudenza e moltissimi vengono dal Sud. L'identikit è stato tracciato dal monitoraggio fatto da Anpal Servizi dal quale emerge che in termini assoluti i candidati di genere femminile ammessi al test risultano 39.528, dal sud arrivano in 29.193 per la gran parte da Campania (9.420), Sicilia (8.580) e Puglia (4.960), prevalentemente con lauree in giurisprudenza (16.953), psicologia (12.080) e scienze economico-aziendali (7.242), in una fascia d'età fino a 40 anni per 41.291 aspiranti navigator.

Uniformare lo standard dei servizi

Dalle selezioni dei 53.907 candidati che si sono svolte alla Fiera di Roma dal 18 al 20 giugno sono usciti i 2.980 profili idonei a ricoprire le posizioni previste da Anpal Servizi nel piano di distribuzione dei Navigator per ciascuna zona d'Italia elaborato con l'obiettivo di uniformare gli standard dei servizi per l'impiego su tutto il territorio nazionale. “L'incarico di collaborazione ottenuto dal Navigator – spiega l'Anpal – ha durata fino al 30 aprile 2021 e un compenso lordo annuo pari a 27.338,76 euro oltre a 300 euro lordi mensili a titolo di rimborso forfettario delle spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per l'espletamento dell'incarico”.

Assistenza tecnica

Il navigator, sottolinea l’Anpal, è la figura centrale dell'assistenza tecnica fornita ai Centri per l'Impiego, selezionata e formata per supportarne i servizi e per integrarsi nel nuovo contesto caratterizzato dall'introduzione del reddito di cittadinanza, per il quale l'obiettivo è assicurare assistenza tecnica ai centro per l’impiego (cpi), valorizzando le politiche attive regionali, anche in una logica di case management,  da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza.