Salvini festeggia e richiama i valori cristiani

Me lo ha regalato un don, lo ha fatto da una donna che combatte in strada, e non lo mollo più”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, aveva parlato del Santo Rosario che, inaspettatamente, aveva sollevato al cielo quel 24 febbario 2018, durante un comizio in Piazza Duomo. Un gesto che non mancò di far discutere, sia nella schiera dei sostenitori che in quella degli oppositori delle sue politiche, colpiti dall'esibizione pubblica di un simbolo così importante per la cristianità. Entrambe le parti, però, con il passare del tempo hanno scoperto che quel gesto è stato tutt'altro che isolato e che il Rosario ha davvero accompagnato il percorso del ministro di lì in avanti. Non sappiamo se lo reciti ma, di certo, l’abbiamo visto e sentito anche stasera baciare la croce di quel Rosario, così come era stato nel comizio di chiusura della sua campagna elettorale di qualche giorno fa, quando ha affidato il Vecchio Continente al Cuore Immacolato di Maria. Lo aveva detto e lo ha fatto: dal Rosario non si è staccato. Lo ha mostrato e baciato ancora una volta nella conferenza stampa in cui ha commentato l'esito di un voto che trasforma la Lega nel primo partito italiano. Un richiamo ai valori e alle radici cristiane che ha assicurato di voler difendere anche a Strasburgo e Bruxelles. 

Esordio

“Ringrazio chi c'è lassù che non aiuta Matteo Salvini – ha esordito il vicepremier – ma aiuta l'Italia e l'Europa a ritrovare speranza, orgoglio, radici, lavoro e sicurezza. Non ho mai affidato al cuore di Maria il voto o il successo di un partito ma il futuro e il destino di un Paese e di un continente”. 

Alleati

La conferenza si è poi concentrata sui risvolti delle Europee sulla politica interna. Salvini ha voluto rassicurare gli alleati del Movimento 5 Stelle. “Usiamo questi consensi non per regolamenti di conti interni – ha detto – il mio avversario è la sinistra. Da domani si torna a lavorare serenamente. Abbiamo subito attacchi quotidiani vergognosi. Gli alleati di governo sono amici e da domani che si torna a lavorare serenamente“. Il Carroccio, ha chiarito, non intende chiedere “mezza poltrona in più in Italia”.

Governo

Ai 5 Stelle ha chiesto, però, una “accelerazione sul programma di governo”. Il prossimo, ha spiegato, “sarà un periodo economico complicato e siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà. A livello nazionale non cambia nulla”. Commentando i risultati delle Regionali, ha detto: “Se la Lega andrà al governo in Piemonte è chiaro che sarà un messaggio per la prosecuzione delle grandi opere. Abbiamo chiesto il voto per il sì”.

“Nuova Europa”

Quanto alle regole europee “è chiaro che vanno cambiate, i vincoli europei vanno cambiati“. La Lega, ha proseguito, è il primo partito italiano e faremo valere i nostri diritti in Europa”. Con questo risultato, ha aggiunto, “è nata una nuova Europa, un nuovo rinascimento europeo fondato su lavoro, diritti e sicurezza. I dati ci danno ragione, la festa dura pochi minuti, ora è il momento della responsabilità. Abbiamo la missione storica di riportare al centro del dibattito europeo il diritto al lavoro, alla salute, alla vita, alla famiglia”