Salvini: “Ho la solidarietà di molti uomini di Chiesa”

Matteo Salvini continua a catalizzare su di sè le attenzioni. Una settimana è passata dall'uscita in edicola del numero della rivista Famiglia Cristiana che ritrae il suo volto accompagnato dalla scritta “Vade retro”, ma il tema fatica a uscire dal novero delle notizie che vengono commentate dai media. Intervistato da SkyTg24 sulla riviera romagnola, il vicepresidente del Consiglio commenta così: “Le critiche vengono da una parte di Chiesa. Famiglia Cristiana ormai per molti lettori cattolici e cristiani che mi hanno scritto è un organo d'informazione della sinistra“. Salvini poi ci tiene a ricordare che, a parte le posizioni di qualche organo d'informazione e di qualche esponente della gerarchia, riceve tanti attestati di stima da fedeli cattolici, laici e non. “La Chiesa è tanta roba: sono i missionari, sono i parroci di frontiera e di periferia – continua – e io posso solo dire che in questi giorni agli attacchi di una parte politica di Chiesa sono corrisposti moltissimi messaggi di affetto e di solidarietà da parte anche di vescovi, di cardinali, di parroci, di suore. Comunque – aggiunge – da un settimanale che si dice cristiano essere accostato a Satana… Io da ministro cerco di rendere migliore la vita su questo pianeta a tutti e lo faccio sperando di applicare al meglio quello che il buon Dio ci ha insegnato”.

Linea dura sull'immigrazione

Il motivo per cui il periodico dei paolini ha paragonato il ministro dell'Interno a Satana è la sua gestione del fenomeno dell'immigrazione, sui cui egli è tornato nell'intervista a Sky. “Il nostro obiettivo è controllare i confini sud della Libia dei Paesi di partenza e di transito – spiega Salvini – ma noi stiamo anche preparando un progetto che prevede almeno un miliardo di spesa e di investimento per sostenere l'economia e il lavoro di centinaia di migliaia di persone in Africa, soprattutto puntando sull'agricoltura, sulla pesca e sul commercio. Non basta chiudere, ma occorre dare prospettiva di produzione e di crescita in quei Paesi”. Per Salvini è anche necessario che l'Ue faccia la sua parte soprattutto con quei Paesi che non hanno firmato ancora un accordo per i rimpatri dei loro connazionali. “Il nostro governo ha chiesto all'Europa che qualsiasi accordo futuro comprenda anche i rimpatri. Accanto agli accordi commerciali con quei Paesi, dunque, si mette anche questo. Finora non è stato mai fatto”. Di qui la sua volontà di fare un decreto sicurezza “più ampio”, che – ha spiegato – preveda dei “rimpatri veloci, riduzione costi 35 euro al giorno, revisione accordi con i Paesi da cui arrivano”. Il vicepremier ha inoltre assicurato che i 135 immigrati, quasi tutti tunisini, sbarcati nelle ultime ore a Lampedusa verranno tutti rimpatriati.

“Foa giornalista obiettivo”

Tiene banco in queste ore anche lo stallo per la nomina del presidente della Rai. Lega e M5s non hanno alcuna intenzione di mollare la presa, in Vigilanza, sul profilo di Marcello Foa. Lo conferma Salvini a Sky, che riapre la polemica tutta interna al centrodestra, dopo che Forza Italia ha deciso di non votare il giornalista italo-svizzero. “Mi stupisce Berlusconi che dice no a un presidente che viene da un'area culturale di centrodestra, che è allievo di Montanelli, che scrive per il Giornale, che è liberale. Ma andiamo avanti, ho altro da pensare”. Il vicepremier non si sottrae, poi, a una domanda sul fatto che il figlio di Foa lavori nel suo staff personale, come ha scritto L'Espresso. “Meglio avere il figlio di un giornalista obiettivo con me che avere un figlio di un consigliere del Pd che lancia le uova alla gente che passeggia per Torino”, ha commentato Salvini facendo riferimento al fatto che uno degli aggressori di Daisy Osakue, l'atleta di origini nigeriane, sia il figlio di un consigliere locale del partito di centrosinistra.

Rivoluzione fiscale e Tav

Il “cambiamento”, che Lega e M5s hanno annunciato in Rai, per Salvini deve riguardare anche le politiche fiscali ed economiche. “La rivoluzione fiscale che porteremo avanti renderà ancora più appetibile venire ad acquistare, a investire e a vivere in Italia. Un Paese dove paghi meno tasse, hai un po' meno burocrazia. Quindi la manovra economica d'autunno non avrà tutto subito, però i primi passi di flat tax, di smontaggio della legge Fornero di stralcio delle cartelle di Equitalia, questo ci sarà“. Del resto, ha aggiunto – “se l'economia cresce non avremo problemi. Semmai dovremo capire perchè negli ulti anni le case degli italiani hanno perso valore, i risparmi degli italiani hanno perso valore e l'occupazione ha perso valore. Noi vogliamo fare l'esatto contrario di quello che ha fatto Renzi ubbidendo a Bruxelles negli ultimi anni“. Il vicepremier ha le idee chiare anche riguardo alla Tav. “C'è nel contratto di governo dove si parla di rivedere gli accordi, ma per me si va avanti”. E ancora: “Io, di mio, preferisco sempre costruire e guardare avanti. Però nel contratto c'è che si valutano i pro e i contro – conclude – quindi mi rifaccio al contratto“.