Salvini: “A maggio risorgerà l'Europa dei popoli”

È un Matteo Salvini scoppiettante quello che ha parlato oggi ad Atreju, la festa annuale di Fratelli d'Italia che si svolge sull'Isola Tiberina, a Roma. Il vicepremier, sollecitato anche dalle domande degli esponenti di un altro partito classificato come sovranista qual è quello guidato da Giorgia Meloni, non ha esitato ad affrontare con piglio gli argomenti più disparati.

Il decreto sicurezza-immigrazione

Chiaramente non è potuto mancare dal dibattito il tema dell'immigrazione, che il segretario della Lega considera un fiore all'occhiello del suo operato da quanto siede al Viminale. Interpellato sul decreto legge immigrazione e sicurezza, che lunedì dovrebbe essere esaminato in consiglio dei ministri, ha detto chiamando in causa le richieste di asilo: “Solo nell'ultimo periodo in 1.500, appena hanno avuto il foglietto che certificava che scappavano dalla guerra, sono tornati in vacanza nel loro Paese. Noi nel decreto inseriamo una misura per cui se torni nel tuo Paese, il foglietto te lo straccio. E se pesti un poliziotto e sei richiedente asilo, col decreto ti straccio la domanda”. Il suo atteggiamento sul tema dell'immigrazione – ha rimarcato Salvini – dovrebbe insegnare che a volta le regole rappresentano degli ostacoli al conseguimento del bene pubblico. “Se avessi dovuto rispettare tutte le regole – ha detto ancora – ne sarebbero sbarcati (di immigrati, ndr) 100-150 mila come negli anni passati. Le regole sono fatte per essere cambiate”. E ancora: “Credo di essere il ministro dell'Interno più indagato della storia della Repubblica italiana, sono arrivato a 32 denunce, dai gruppi rom a quelli lgbt. Di solito al ministero dell'Interno c'erano le foto: io metterò le denunce, sono un soggetto pericoloso. Ma sono contento di avere la denuncia più pesante per sequestro continuato di persona, che comporta fino a 20 anni di carcere, per aver fatto quello che milioni di italiani aspettavano, ossia bloccare i barconi”. “Vi do questo scoop – ha aggiunto – lunedì, quando verrà approvato il decreto sicurezza-immigrazione, so già che ci sarà l'allarme dell'Onu, dell'Unhcr, dell'Osce, della Croce rossa, dei boy scout, dei vegani, dei vegetariani, degli animalisti perché limitiamo i diritti”. Ma la direttrice del capo del Viminale è la seguente: “Tagliamo costi e rendiamo questo un Paese più sicuro, limitando gli arrivi e la permanenza di quelli che non scappano da nessuna guerra”.

“Reddito di cittadinanza solo agli italiani, chissenefrega dei ricorsi”

Lo stesso atteggiamento sfrontato assunto sul tema immigrazione, Salvini intende praticarlo anche su altre questioni all'ordine del giorno del governo giallo-verde. Sulla manovra, ad esempio. Sulle misure come reddito di cittadinanza o immigrazione, osserva ancora, “ci saranno ricorsi. Io se devo darmi un criterio di scelta, prima vengono i cittadini italiani. Se avessi tutto per tutti, lo darei, ma devo darmi delle priorità” e se interverrà la Corte Costituzionale “discuterò amabilmente con la Corte costituzionale”. E poi chiarisce su un aspetto del reddito di cittadinanza che ha fatto discutere: “Ho chiesto all'amico Di Maio che il reddito di cittadinanza fosse riservato solo ed esclusivamente ai cittadini italiani: mi sembrava il minimo indispensabile, perché di regali per coloro che italiani non sono, da queste parti se ne fanno anche troppi. Sicuramente ci saranno ricorsi e contro ricorsi: e chissenefrega“. Manovra che entro il 27 settembre deve arrivare al Def per essere aggiornata. A tal proposito il vicepremier leghista ha assicurato che “cominciamo a mantenere gli impegni presi con gli italiani, cominciamo a smontare la legge Fornero, cominciamo a ridurre le tasse al 15% per centinaia di migliaia di lavoratori, cominciamo ad aiutare a ritrovare un lavoro con il reddito di cittadinanza coloro che il lavoro lo hanno perso”.

Lega: più vicini a Fratelli d'Italia che a Forza Italia

L'idea che trapela dalle parole di Salvini è che l'asse Lega-M5s tenga. E lo conferma anche quando viene incalzato sul tema dell'alleanza di centrodestra, strizzando l'occhio a Fratelli d'Italia (padroni di casa ad Atreju) ma respingendo però Forza Italia, malgrando con Berlusconi abbia appena sottoscritto un accordo per la nomina di Marcello Foa presidente Rai e per le elezioni locali. “Per me il governo poteva essere allargato a Fratelli d'Italia”, ha detto Salvini. Anche a Forza Italia? “No, perché con Giorgia Meloni e FdI abbiamo condiviso battaglie e valori. Io mi ricordo la battaglia di Roma che abbiamo combattuto in due contro tutto e tutti”. E allora le alleanze Lega-Forza Italia alle regionali? “Per le Regioni – chiarisce Salvini – avremo candidati comuni come abbiamo sempre fatto. Vogliamo mandare a casa la sinistra che ha fatto disastri in Abruzzo, in Basilicata, in Sardegna, a Firenze, a Bari”.

“Per l'Europa dei popoli, non dei tecnocrati”

Nel futuro di Salvini, dunque, sembra prospettarsi un fronte sovranista (aperto a FdI, ma chiuso a Fi) più che un'allenza di centrodestra. Prossima tappa elettorale di grande rilievo sono le europee di maggio. “Io sto con l'Europa fondata sul diritto al lavoro, diritto alla vita, sul diritto alla salute – le sue parole –. Non l'Europa dei tecnocrati, dei banchieri, dei finanzieri, che ha portato insicurezza, precarietà e povertà in un continente che merita di meglio”. Per questo “a maggio – ha aggiunto riferendosi alle elezioni europee – ci sarà la resurrezione dell'Europa dei popoli e sono ben contento di essere il protagonista di questo cambiamento”. E il fronte sovranista fa quadrato intorno all'Ungheria di Orban, minacciata dalle sanzioni dell'Ue“Il governo non le sosterrà: a decidere saranno gli ungheresi”, garantisce il leader del Carroccio, che aggiunge: “L'accordo che c'è fra di noi” al governo “è che quando c'è qualcosa su cui non siamo d'accordo non si fa”.

Critico sulla Raggi

Trovandosi a Roma, Salvini viene interpellato anche sull'operato di Virginia Raggi come sindaco della Capitale. “La penso come la pensano tanti cittadini e tanti romani: dalla Raggi si aspettavano molto di più“, la sua lapidaria osservazione. Ma a Roma siete in maggioranza o all’opposizione?, gli viene chiesto.“Siamo all’opposizione”, rispondse il leghista. Poi però aggiunge: “Ci siamo, siamo gli ultimi arrivati, diciamo così, in punta di piedi”. Tema spinoso da queste parti, quello della presenza del Carroccio in Campidoglio, visto che a luglio un consigliere comunale e sette consiglieri municipali romani sono passatti alla Lega da Fratelli d'Italia. Pronta la replica del sindaco di Roma: “Salvini probabilmente trova traffico per strada poiché abbiamo sbloccato 150 milioni di cantieri per opere in città. Si sta lavorando per rimediare a 20 anni di mancata manutenzione e di vuoto”.