Salta la trattativa col ministero, auto bianche ferme in tutta Italia

Proseguirà fino alle 22 di oggi lo sciopero dei tassisti, confermato da tutte le sigle sindacali, che hanno deciso di incrociare le braccia dopo la fumata nera arrivata dall'incontro di lunedì al ministero dei Trasporti

Il contestato riordino del settore

Lo sciopero delle auto bianche è stato indetto per contestare il riordino del settore, soprattuto sulla questione Uber e Ncc. Infatti, i sindacati hanno definito “insufficiente” il decreto attuativo emesso dal governo dopo l'accordo raggiunto lo scorso febbraio. “Le proposte che il governo di ha presentato sono irricevibili soprattutto per quanto riguarda il principio della territorialità e il rientro in rimessa per gli ncc – ha dichiarato Valter Drovetto, vicesegretario dell'Ugi Taxi”. “Rispetto all'ultimo documento ricevuto dal minsitero, a parte qualche piccola irrilevante variazione sul discorso piattaforme tecnologiche, non c'è nessun elemento che possa farci pensare di sospendere lo sciopero”, gli ha fatto eco Alesandro Alzeni di Uiltrasporti Lazio settore Taxi. I rappresentanti dei tassisti sostengono che le misure del governo hanno deregolamentato il servizio pubblico dei taxi aprendo il mercato alle multinazionali e favorendo concorrenti come Uber. 

Nencini: “Sciopero ingiustificato”

Di diverso avviso è il Ministero dei Trasporti che ha definito lo sciopero “ingiustificato”. “L'obiettivo che il governo intende raggiungere – ha ribattuto il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini – è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda. E' nostra intenzione perseguire questo obiettivo, superando le varie forme di abusivismo, regolamentando le piattaforme tecnologiche, promuovendo su base regionale i servizi Ncc”. 

Sit-in a Porta Pia

I tassisti italiani si sono dati appuntamento a Roma, per un sit-in davanti al ministero dei Trasporti a Porta Pia. Gli autisti delle auto bianche si sono riuniti nella Capitale per denunciare un calo degli affari anche del 60 per cento per colpa degli abusivi, Ncc e di Uber.