Ryanair, altolà ai dipendenti: “Sanzioni se scioperate”

Sanzioni contro sciopero: sarà questa l'arma di Ryanair contro l'annunciato stop all'attività lavorativa indetto dall’Associazione nazionale professionale aviazione civile (Anpac) per la giornata di venerdì 15 dicembre. Quattro ore di braccia incrociate che coinvolgeranno i dipendenti di Alitalia, Vueling, Enav e, per quella che sarebbe la prima volta, anche quelli della nota compagnia low cost i quali, finora, non avevano mai aderito a un vero e proprio sciopero. Il momento di grande tensione interna, però, avrebbe convinto i dipendenti della compagnia di O'Leary ad aderire alla protesta atto che, però, potrebbe portare a un effetto boomerang: l'intento della dirigenza, infatti, sarebbe di applicare sanzioni e limitazioni a tutti coloro che parteciperanno allo stop di venerdì prossimo.

La lettera ai dipendenti

Nello specifico, una lettera indirizzata ai piloti italiani della compagnia irlandese e resa pubblica da “La Stampa”, avrebbe messo in risalto quella che, a tutti gli effetti, sembra suonare come un altolà ai dipendenti i quali, qualora decidessero di perseguire nel loro intento, incorrerebbero nella possibilità di perdere “futuri aumenti in busta paga”, trasferimenti o promozioni. A scriverlo è il capo del personale, Eddie Wilson, il quale si è rivolto direttamente ad “all italian based crew”, invitando ad attenersi ai turni di lavoro prestabiliti e non aderire all'agitazione. Tra i motivi delle proteste, la richiesta di condizioni di lavoro migliori (in primis salari più alti) e, soprattutto, contratti che rispondano al diritto del lavoro italiano, non previsti nonostante tali dipendenti lavorino in Italia.

Le altre agitazioni

A ogni modo, l'agitazione dei prossimi giorni non riguarderà solo piloti e assistenti di volo Ryanair (la quale, peraltro, non si avvale di rappresentanze sindacali ma tratta direttamente coi lavoratori) operanti in Italia: già nelle scorse ore, infatti, anche i piloti basati in Germania e Irlanda avevano annunciato il proprio stop. I dipendenti dublinesi, o almeno il 28% di loro, hanno annunciato che aderiranno allo sciopero (previsto il 20 dicembre): un'astensione del lavoro, questa, che è del tutto speculare a quella italiana in quanto i piloti irlandesi richiedono un contratto di lavoro unico sia per i piloti che per gli assistenti di volo. Non è ancora stato specificato, invece, quando si fermeranno i dipendenti tedeschi.