Roberto Fico nuovo presidente della Camera

L'accordo per l'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento alla fine è stato trovato. Il primo ad essere stato proclamato è stato Roberto Fico del Movimento 5 Stelle alla Camera. Un applauso ha salutato il raggiungimento del quorum (la maggioranza assoluta dei votanti) durante lo scrutinio da parte dell'on. Giachetti, che presiedeva la seduta.

Un nome che sembrava “bruciato”, messo in panchina per una notte (secondo qualche voce di corridoio dallo stesso leader Di Maio, che non vedrebbe di buon occhio la sua vicinanza a Grillo) ma che dopo il vertice di questa mattina e il veto del centrodestra su Fraccaro (“è quello che ci dava dei ladri…” il commento dalle parti di Palazzo Grazioli) è tornato prepotentemente alla ribalta. Fico è considerato un esponente dell'ala “ortodossa”, di sinistra del Movimento. Ma per lui anche Di Maio ha avuto parole al miele: “Nell'interlocuzione con le altre forze politiche ho detto chiaramente che avremmo proposto un altro nome ed è colui che è già stato votato nel suo ruolo di garanzia, ma anche che ci rappresenta al meglio ed è la storia di questo Movimento, Roberto Fico” ha detto il capo dei pentastellati ai suoi parlamentari prima del quarto scrutinio.

A dare il via libera all'operazione “Casellati-Fico” è stato Berlusconi in persona anche se nella nota diramata al termine dell'incontro tra i leader si sottolinea che Berlusconi, Meloni e Salvini “confermano che le intese intercorse in questa fase non sono prodomiche alla formazione di un governo e che non avranno nessuna influenza sul percorso istituzionale successivo per il quale l'indicazione spetterà al Presidente della Repubblica”. Due partite diverse dunque. E di quella più importante se ne riparlerà solo nei prossimi giorni, ma Berlusconi – riferiscono fonti parlamentari – continua a ritenere che sarebbe sbagliato restarne fuori. Bisognerà vedere quali saranno le condizioni, i margini per ricomporre il quadro, i rapporti tra FI e M5S ma la strada del governo non viene affatto esclusa in FI. “Io voglio stare dentro la partita” avrebbe confidato l'ex premier ai suoi.