Repliche e accuse: scontro aperto sul Mes

Tensione alle stelle in Parlamento, dove l'intervento del premier Giuseppe Conte sul caldissimo tema Mes ha fatto riemergere i dissapori che, all'indomani della crisi di governo dell'estate scorsa, avevano di fatto messo contro quelle che, fino a qualche giorno prima, erano le parti politiche che componevano la maggioranza di governo. Sul fronte Salva-Stati, Conte se la prende con le opposizioni, ree di aver diffuso false voci circa la firma del Trattato, deleterie per l'andamento del governo e per la tranquillità dei cittadini: “Mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini, le cui resistenze a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni nel diffondere notizie allarmistiche, palesemente false”. Del resto, ha spiegato il premier, tutto era noto ai ministri del precedente governo e, comunque, il Mes non è ancora stato firmato, stigmatizzando i sospetti delle opposizioni tanto da affermare che ciò di cui è accusato sono “condotte talmente improprie e illegittime nella trattativa con l’Ue da essermi reso responsabile di alto tradimento”.

Le reazioni

Le parole del premier hanno comunque sortito effetti tutto sommato omogenei all'interno della maggioranza, anche se con sensazioni diverse fra Partito democratico e Movimento 5 stelle: “Soddisfatti della posizione espressa oggi dal premier Conte – ha detto il ministro dem Dario Franceschini, ricalcando gli interventi nel dibattito in Aula – ma preoccupati delle fibrillazioni che a turno alcuni alleati quotidianamente sembrano provocare al governo. Siamo fiduciosi che prevalga responsabilità e buonsenso”. Stessi toni anche per il capo politico M5s e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rimasto comunque quasi impassibile durante il discorso del premier: “Nel suo intervento alla Camera il presidente del Consiglio ha messo a tacere falsità e fake news diffuse dalle opposizioni in questi giorni, il che restituisce dignità al dibattito politico in corso, sul quale abbiamo apprezzato la posizione ribadita circa la logica di pacchetto come richiesto ieri al vertice di maggioranza dal Movimento 5 Stelle. A tal proposito, il M5S oggi più che mai è compatto di fronte alla necessità di dover rivedere questa riforma che, ad oggi, presenta criticità evidenti”.

Per quanto riguarda le opposizioni, Salvini si tiene su quanto affermato in Aula durante il dibattito: “Sul Mes o ha mentito Gualtieri, o ha mentito Conte o non ha capito Di Maio. Se qualcuno ha mentito credo sia stato Conte perché Gualtieri non c'era”.