Renzi firma un manifesto contro i sovranisti

Una sorta di “santa” alleanza contro i sovranisti. È ciò che hanno siglato alcuni esponenti politici europei progressisti e globalisti, tra cui l'ex primo ministro italiano Matteo Renzi. La firma del manifesto arriva a otto mesi dalle elezioni europee, considerate da molti alla stregua di un referendum a favore o contro l'Unione europea.

L'attacco ai sovranisti

“Proponiamo di rifondare l'Europa per finalmente rispondere alle aspettative dei cittadini e per ricongiungerci alle promesse dei padri fondatori”, si legge nel testo del documento, pubblicato in anteprima da La Stampa. Si tratta di ribadire con forza – continua il manifesto – che tutti gli Orban, i Le Pen, i Salvini d'Europa non sanno fare altro che incriminare l'Unione, accusarla di tutti i mali senza proporre niente di costruttivo. Se loro vogliono distruggere, il nostro compito è quello di proporre”. Entrando nel dettaglio, gli “anti-sovranisti” scrivono di stigmatizzare “le minacce di 'pulizia di massa' di Salvini” o la volontà di “sbarazzarsi dell'Islam” dell'Afd tedesco o ancora di “smetterla con l'Europa” di Marine Le Pen. Ma nel testo si fa riferimento, probabilmente, anche ai presunti tentativi di governi sovranisti dell'Est Europa di “mettere la museruola alla giustizia e alle opposizioni”. Di fronte a questo scenario – scrivono –  “rivendichiamo con fierezza i valori fondatori di pace, di libertà, di prosperità e di solidarietà“.  

Sovranismo europeo

Quello che predicano i firmatari del manifesto è, invece, un sovranismo in formato europeo anziché nazionale. “Piuttosto che un continente diviso e indebolito, alla mercé delle grandi potenze mondiali, rivendichiamo un’Europa sovrana che agisca con forza laddove un Paese isolato è impotente: la politica monetaria, la sicurezza, la difesa, la transizione ecologica e agricola, l’immigrazione e la trasformazione digitale”. C'è quindi un invito ai Paesi che vogliono entrare nell'Ue: “Insieme, vogliamo un’Europa più forte, ed è per questo che tendiamo la mano a coloro che vorranno raggiungerci su questo percorso”. “Siamo pronti a riformare i trattati se la rifondazione dell'Europa lo esige”, conclude il documento, e “siamo pronti a superare le strutture politiche esistenti se si rivelassero essere degli ostacoli”

I firmatari

A firmare il manifesto, il presidente del partito francese fondato da Emmanuel Macron, En Marche, Christophe Castaner; il premier di Malta, Joseph Muscat; il presidente del partito spagnolo Ciudadanos, Albert Rivera; il belga Guy Verhofstadt, capogruppo Alde al Parlamento europeo; il presidente del Movimento Riformatore belga Oliver Chastel; l'ex premier della Romania, Dacian Ciolos e Alexander Pechtold, leader del partito olandese Democrazia 66.