Natate: 8 milioni e mezzo di italiani pronti a partire

L'indagine di Confcommercio con Swg incorona la montagna regina indiscussa di queste vacanze

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Foto di Rohit Tandon su Unsplash

La ristrettezza economica che sta vivendo il nostro Paese non ferma gli italiani. Otto milioni e mezzo di loro hanno già le valigie pronte e tra questi, uno su tre ha scelto di trascorre le vacanze natalizie in montagna. C’è chi poi ha optato per le città d’arte e i borghi, mentre sale dal 7% al 17%, la quota di chi ha invece in programma un viaggio all’estero

I dati di Confcommercio e Swg

Pur in una situazione di incertezza, non si rinuncia a festeggiare fuori casa il Natale. Otto milioni e mezzo di italiani hanno, infatti, le valigie pronte ma potrebbero aumentare, se i 2 milioni di indecisi partissero all’ultimo minuto. Sono i dati che emergono dal focus sul Natale dell’Osservatorio Turismo Confcommercio con Swg.

Le mete preferite

Regina indiscussa del Natale è la montagna, scelta da 1 Italiano su 3. Città d’arte e grandi città e borghi totalizzano complessivamente un ulteriore 32% delle preferenze mentre le località della costa, scelte in prevalenza da chi circoscrive gli spostamenti ai confini della propria regione, sono la destinazione di un ulteriore 21%. Ne risulta un panorama delle destinazioni che premia Lazio, Trentino Alto Adige, Campania e Lombardia sulle scelte di Italia mentre, per l’estero, Francia, Germania, Inghilterra e Austria sono le nazioni più gettonate.

Partenze giudiziose

Chi parte lo farà con un occhio attento alla spesa, che si aggirerà complessivamente intorno ai 3 miliardi di euro. La maggior parte, l’83%, resterà in Italia, nonostante la voglia di tornare pienamente alle abitudini pre-pandemia incrementi, rispetto al 2022, l’apprezzamento per destinazioni estere, quasi tutte europee. Un Italiano su 4 sfrutterà praticamente tutto il ponte natalizio, concedendosi 3 o 4 pernottamenti a destinazione. 1 su 5, con oltre 5 pernottamenti, andrà probabilmente a collegare Natale e Capodanno in un’unica vacanza lunga. Per gli altri la permanenza fuori casa sarà al massimo di 2 notti, prevalentemente in località vicine al luogo di residenza o senza uscire dalla propria regione. Ed è proprio sul raggio degli spostamenti, favorito anche dai giorni festivi in più che il calendario mette a disposizione quest’anno, che si registrano segnali di vitalità particolarmente interessanti.

Altri dati

Nel confronto con il 2022 scende dal 57% al 40% la quota di coloro che resteranno comunque all’interno della regione di residenza, mentre salgono dal 36% al 44% i vacanzieri che si spingeranno oltre, restando comunque in Italia. Sale inoltre, dal 7% al 17%, la quota di chi ha invece in programma un viaggio oltre confine.

Fonte: Ansa