Plastiche monouso, l’Italia rischia la procedura d’infrazione

La tesi dell’Ue è che la direttiva valga anche per quelle biodegradabili

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Se l‘Italia non adeguerà la sua direttiva sulle plastiche monouso estendendo il divieto anche alle plastiche biodegradabili, come previsto in Unione europea, rischia di incorrere in una procedura di infrazione. E’ quanto spiegano a Bruxelles dopo la nota inviata prima di Natale dal commissario europeo Thierry Breton al governo e circolata in queste settimane sulla stampa.

Il divieto

Il divieto sulle plastiche monouso in Ue, come i piatti e le posate usa e getta, vale per tutti i tipi di plastiche, anche per quelle biodegradabili, è la tesi di Bruxelles, che monitora l’applicazione negli Stati membri della direttiva Single Use Plastics (Sup), che impone un divieto alla plastica usa-e-getta.

L’Italia

Il 14 gennaio in Italia è entrata in vigore la direttiva sulle plastiche che prevede un’eccezione per le plastiche biodegradabili e il cartoncino reso impermeabile da un velo di politene. Scelta che Bruxelles contesta, notandone la deviazione da quanto concordato in Europa. Per questo l’eurocommissario Breton chiede a Roma di correre ai ripari oppure il rischio dell’apertura di una procedura d’infrazione è concreto.