Popolare di Bari, scontro in maggioranza sul salvataggio

Un salvataggio che rischia di creare qualche ulteriore intoppo nella maggioranza quello della Banca Popolare di Bari che, “dopo ampia discussione”, sarà oggetto di “tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori” e “a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento della Banca”. La nota del Consiglio dei ministri mostra il chiaro intento di avviare un piano che impedisca il crack definitivo dell'istituto bancario commissariato da Bankitalia, anche se il premier Conte, da Bruxelles, aveva fatto sapere che un intervento di salvataggio non era necessario. Il Cdm d'urgenza convocato in serata, comunque, non ha portato all'approvazione di alcun decreto (si parlava di un intervento con aumento di capitale di Mediocredito Centrale tra gli 800 milioni e il miliardo) ma a un nuovo caos in maggioranza, con Italia Viva che ha disertato il vertice, smentendo comunque le voci che volevano il gruppo dei renziani pronto ad aprire una nuova crisi di governo.

Il ring della maggioranza

Mentre fonti del Mef, citate da AdnKronos, parlano di un decreto pronto per essere sottoposto all'approvazione già nel prossimo Cdm, in maggioranza la riunione si risolve in un tutti contro tutti, con Italia Viva che diserta e accusa i Cinque stelle di aver attaccato Renzi per il salvataggio di Banca Etruria, mentre gli stessi pentastellati pongono il veto al decreto che, a loro dire, necessita di ulteriori riflessioni. Nel frattempo, dall'opposizione Matteo Salvini si scaglia contro Giuseppe Conte, chiedendo le dimissioni del premier reo di aver detto, solo poche ore prima, che il salvataggio non era necessario.

Il commissariamento

In attesa di capire se il decreto, che comunque servirà per attuare il paracadute, verrà infine varato, la Banca Popolare di Bari resta in stato di commissariamento, come decretato nella giornata di ieri dalla Banca d'Italia che “ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Bari e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi degli articoli 70 e 98 del Testo Unico Bancario, in ragione delle perdite patrimoniali”. Bankitalia ha comunque rassicurato i clienti, spiegando che “la banca prosegue regolarmente la propria attività. La clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia”.