Oettinger: “La manovra italiana verrà bocciata”

La manovra italiana “non è conciliabile con gli obblighi esistenti all'interno dell'Unione europea” e la Commissione Ue la respingerà. Parla “a titolo personale” il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger – intervistato dallo Spiegel – ma il suo messaggio arriva lo stesso e lascia presagire la bocciatura della Finanziaria 2019 varata dal governo Conte e inviata a Bruxelles nella notte di martedì.

In attesa

Secondo il quotidiano tedesco, in ogni caso, la lettera del commissario Pierre Moscovici dovrebbe essere recapitata a Roma giovedì o venerdì. Non verrà fatta una controproposta ma ci si limiterà a indicare le violazioni dei dati di riferimento. 

Affondo francese

Ma oggi è anche la Francia ad andare all'attacco. “Tutte le decisioni che vengono prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles – ha detto il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, intervistato da Radio Classique – hanno un'incidenza su di noi, gli altri Paesi della zona euro, il ripiegamento su se stessi, decisioni prese senza alcuna considerazione per i partner non porteranno assolutamente da nessuna parte, non faranno che indebolire la zona euro“. La valutazione della manovra italiana, ha aggiunto, “spetta alla Commissione europea, è lei responsabile. L'unica cosa che posso dire, che vorrei spiegare, è che siamo 19 Paesi, siamo tutti sulla stessa barca, siamo all'interno di un'unione monetaria, abbiamo scelto la stessa moneta e nessuno può considerare che la sua sorte non abbia un impatto su quella degli altri. Quando hai la stessa moneta tutte le decisioni prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles hanno un'incidenza su tutti gli altri Paesi della zona euro”.

Tajani

Intanto dal presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani è arrivato un appello: “L'Italia è ancora in tempo per fare marcia indietro. Lo faccia rapidamente, nell'interesse degli italiani”. E su una eventuale bocciatura della manovra: “Mi auguro che questo non accada, ma il rischio è forte“, ha avvertito sottolineando che le misure “non vanno nella direzione dell'interesse” dell'Italia.