Nei comuni aumentano le tasse

Imu più alta in 215 comuni, in 4 città su 10 sale Tari, addizionale Irpef in aumento in 566 municipi. Salgono le tasse locali: secondo uno studio della Uil che aggiorna il quadro nazionale delle imposte fino al 26 luglio. Le aliquote Imu, riferisce l’Ansa, sono state quest'anno riviste al rialzo in oltre 215 Comuni, tra cui 4 Città capoluogo. Più gettonati gli aumenti delle aliquote delle Addizionali Comunali Irpef: sempre al 26 luglio, su 4.078 Comuni 566 (il 14% del totale) ha scelto di aumentare le aliquote e di rimodulare le esenzioni abbassandone la soglia.

La regione più tassata

Il Lazio è la regione più tassata d’Italia. I contribuenti lo sanno ma il ministero dell’Economia e delle Finanze lo ha certificato nella nota che commenta le dichiarazioni di imposta per l’anno 2017. In particolare, documenta il Tempo, a pesare sul conto fiscale è l’addizionale regionale Irpef. Per i cittadini della regione che ospita la Capitale il salasso aggiuntivo che taglia i salari dei dipendenti è in media di 610 euro. Oltre due volte e mezzo quello che paga un lavoratore lucano che alla sua regione versa in media 270 euro. La situazione non cambia per l’addizionale comunale Irpef, quella che aumenta il carico fiscale nel comune di residenza che ammonta complessivamente a 4,8 miliardi di euro, in aumento dello 0,8 per cento.

Le modifiche dopo il blocco triennale

Non sono molte le città capoluogo che hanno apportato modifiche, perché la stragrande maggioranza aveva già portato il livello della tassazione al massimo (Imu-Tasi e Irpef Comunale), prima del blocco triennale delle aliquote. Per l'Imu alla data del 26 luglio, le aliquote sono state quest'anno riviste al rialzo in oltre 215 comuni, tra cui 4 città capoluogo (Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino). In particolare, ad Avellino l'aliquota per le seconde case e altri immobili tra Imu-Tasi sale dal 10,5 per mille al 10,6 per mille; a Torino si sono modificate alcune aliquote e, in particolare, quella sulle case affittate a canone concordato sale dal 5,75 per mille al 7,08 per mille, mentre quella a canone libero dall'8,6 per mille al 9,6 per mille; a La Spezia, sempre sulle case affittate a canone concordato, l'aliquota sale dal 4,6 per mille al 6 per mille; a Pordenone sui negozi sfitti l'aliquota sale al 10,6 per mille dall'8,85 per mille.

Margini di manovra

Più frequenti, sottolinea l’Ansa, gli aumenti delle aliquote delle Addizionali Comunali Irpef, dove esistono maggiori margini di aumento: sempre alla data del 26 Luglio, su 4.078 Comuni, che hanno comunicato le loro scelte sul si to del Ministero dell'Economia, 566 (il 14% del totale) ha scelto di aumentare le aliquote e di rimodulare le esenzioni abbassandone la soglia, tra questi 7 città capoluogo di provincia (Mantova, Rimini, Barletta, Avellino, Trapani, Lecce e Carrara). Infine la Tari: dalla rilevazione su una famiglia con abitazione di 80 mq e quattro componenti emerge che, nel 2019 la Tari aumenta in 44 città capoluogo di Provincia (4 città su 10), tra cui Catania, Torino, Genova, Trieste e Napoli; rimane stabile in 26 città, tra cui Milano, Roma, Bologna; diminuisce in 35 città, tra cui Cagliari, Firenze e Venezia.

Leva fiscale a livello locale

Nel 2019, evidenzia l’Ansa, la Tari aumenta in 44 città capoluogo (4 città su 10), tra cui Catania, Torino, Genova, Trieste e Napoli. “Dopo tre anni di blocco degli aumenti delle aliquote delle imposte e tasse locali, – spiega la Uil – da quest'anno ritorna la facoltà di manovrare di nuovo la leva fiscale a livello locale. Se sul versante delle Regioni non sono stati apportati aumenti di aliquote, diversa e variegata è la situazione per quanto riguarda le tasse comunali”. Il quadro, sottolinea l’Ansa, è ancora incompleto in quanto, non tutti i Comuni hanno pubblicato le aliquote dell'Imu e delle Addizionali Comunali Irpef sul sito del ministero dell'Economia. Ma come sta andando? Secondo la seconda rilevazione del Servizio Politiche Territoriali Uil, aggiornata al 26 Luglio, sulle tre maggiori imposte e tasse dei Comuni (Imu-Tasi, Irpef Comunale e Tari), non sono molti i municipi che stanno rivedendo le aliquote e le tariffe, ma si tratta comunque di ritocchi di peso. Più contenuti, precisa l’Ansa, gli aumenti dell'Imu-Tasi, mentre si agisce di più sul versante delle Addizionali Comunali Irpef. Il quadro che riguarda la Tari (Tassa Rifiuti) è più variegato. Oltre ai rincari, fortunatamente si registrano anche alcune riduzioni (poche, in realtà).