La Procura: “Smaltimento illegale di rifiuti pericolosi”

Un'indagine della Guardia di Finanza e della Polizia di stato, su coordinamento della Procura di Catania, ha portato al sequestro preventivo di Aquarius, la nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere protagonista nei mesi scorsi di un braccio di ferro con il ministro dell'Interno Matteo Salvini che si concluse con lo sbarco di 630 migranti nel porto di Valencia dopo i “no” del governo italiano e di quello maltese. Nel registro degli indagati sono state iscritte 24 persone accusate di aver “sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non” in undici porti italiani. Secondo l'accusa, la Ong, attraverso le navi Aquarius e Vos Prudence, avrebbe scaricato illegalmente nelle acque italiane ventiquattro mila chili di rifiuti. La Procura di Catania contesta a Medici Senza Frontiere di non aver dichiarato “la presenza di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo” nonostante i “numerosi e documentati casi di malattie registrate dai vari Uffici di Sanità Marittima siciliani e del Sud-Italia intervenuti al momento dell'arrivo dei migranti nei porti italiani” testimoniati dai “rilevati 5.088 casi sanitari a rischio infettivo (scabbia, meningite, tubercolosi, Aids e sifilide) su 21.326 migranti sbarcati”.

La replica di Msf

Medici Senza Frontiere ha reagito alla notizia del sequestro con una conferenza stampa tenuta a Roma questo pomeriggio. Un rappresentante della Ong ha dichiarato ai giornalisti: “Siamo in mare dal 2015 e abbiamo fatto oltre 200 sbarchi. Gli sbarchi sono tra i momenti più controllati dalle forze dell’ordine. Avremmo quindi messo in piedi un traffico illegale proprio sotto gli occhi delle autorità”. In mattinata, la Ong aveva reagito duramente con un tweet sul profilo ufficiale, scrivendo: “Condanniamo il sequestro della nave Aquarius per presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti di bordo. Ennesimo strumentale attacco per bloccare l’azione salvavita in mare di Mfs“. Di fronte agli inviti alla cautela di alcuni utenti, la risposta di Mfs era stata: “Ribadiamo piena disponibilità a collaborare con le autorità italiane, ma respingiamo categoricamente l’accusa di aver organizzato qualunque attività finalizzata a traffico illecito di rifiuti. Tutte operazioni compresa gestione rifiuti, hanno sempre seguito procedure standard”.

Il commento di Salvini

Matteo Salvini, che in passato aveva invitato la Aquarius a non operare più nelle acque italiane, ha commentato la notizia del sequestro preventivo rivendicando la decisione di aver chiuso loro i porti lo scorso giugno: “Ho fatto bene – ha scritto il ministro dell'Interno – a bloccare le navi delle ONG, ho fermato non solo il traffico di immigrati ma da quanto emerge anche quello di rifiuti. Portichiusi”.