La Cgil boccia la proposta del Governo

Non c'è l'intesa fra Governo e sindacato sulle pensioni: la Cgil ha infatti bocciato la porposta presentata dal premier Gentiloni e annunciato una mobilitazione per il 2 dicembre prossimo. Il documento sottoposto alle organizzazioni dei lavoratori ha incontrato il secco “no” della sigla guidata da Susanna Camusso al pacchetto governativo il quale, secondo presidente del Consiglio, si costituiva come “molto rilevante e sostenibile”, secondo quanto riportato da alcune fonti presenti all'incontro. L'esecutivo, in particolare, avrebbe inserito i lavori siderurgici di prima fusione nella categoria dei 15 considerati come Gravosi, per i quali è prevista l'esenzione dall'innalzamento dell'età pensionabile. Nel documento presentato alla riunione, inoltre, rientrerebbe la garanzia della partecipazione certa delle parti sociali alle Commissioni sulle aspettative di vita e sulla separazione assistenza-previdenza: “Siamo convinti che nell'ambito di una Legge di Bilancio che già, pur con risorse limitate, viene incontro a numerose esigenze sociali e espresse dal mondo del lavoro, abbiamo messo insieme in queste tre settimane un pacchetto di misure molto rilevante e sostenibile. Più sostegno il pacchetto avrà dalle forze sindacali più sarà forte nel trovare spazio compiuto nella Legge di Bilancio”.

Furlan: “Parere positivo”

Le proposte del Governo sul tema previdenziale, però, hanno incontrato il parere negativo della Cgil: “Confermiamo un giudizio di grande insufficienza del testo che oggi ha prodotto con i suoi impegni in Legge di bilancio – ha spiegato la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso -. E' un’occasione persa in termini di prospettiva del sistema, pensiamo in particolare ai giovani e alle donne”. Poi l'annuncio: “La Cgil indice per il 2 dicembre la prima mobilitazione”. Di diverso avviso la Cisl, con la segretaria generale, Annamaria Furlan, che ha spiegato come la sigla sindacale ritenga che “il percorso prospettato dal governo e la sintesi fatta siano assolutamente positivi. E' quindi un giudizio positivo del percorso e del lavoro fatto”.

Barbagallo: “Giudizio Uil articolato”

Sostanzialmente concorde anche la Uil come confermato dal leader, Carmelo Barbagallo: “Abbiamo concluso questo percorso. E visto implementare la nota di sintesi presentata del governo, recuperando alcuni chiarimenti chiesti… Se partiamo dalla valutazione che le risorse sono scarse, abbiamo fatto il massimo possibile con le condizioni economiche date. Abbiamo aperto una breccia sulla rigidità della legge Fornero”, attraverso il riconoscimento della diversità dei lavori. Sottolineatura, da parte del segretario generale, anche sul punto della previdenza, con l'aggiunta di “un giudizio politico: non è che possiamo dire che tutto va bene perché le risorse sono poche. Se le forze politiche in Parlamento vogliono migliorare il testo hanno tutti i capitoli su cui farlo ma evitiamo il gioco al rimpallo su chi fa di più e meglio”. A ogni modo, il parere della Uil “è articolato”, “apre alla terza fase” e guarda con sentori positivi alla crescita del Paese.