IL GOVERNO FISSA L’ELECTION DAY DI REGIONALI E AMMINISTRATIVE

Il Consiglio dei ministri di ieri ha stabilito il prossimo Election Day. Sette Regioni e oltre mille comuni potranno andare al voto il prossimo 31 maggi, secondo la decisione presa dal governo su proposta del ministro degli interni, Angelino Alfano. La data è stata fissata con decreto legge.

Le Regioni per le quali si andrà alle urne sono: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Puglia. In tutto si tratterà di poco più di 17 milioni di italiani, il cui voto, inevitabilmente, verrà letto in termini di tenuta degli schieramenti e delle alleanze politiche a livello nazionale e del peso del Governo.

Nella stessa giornata di maggio, destinata ad essere election day, si voterà anche per il rinnovo di consigli e sindaci di 1.089 Comuni (il 13,5% del totale dei comuni italiani), tra cui 18 città capoluogo (di cui 2 con meno di 15.000 abitanti), guidate idealmente da Venezia, in mano al commissario dopo lo scioglimento del comune in seguito alle dimissioni del sindaco di centrosinistra Giorgio Orsoni per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sul Mose.

Gli altri comuni capoluogo chiamati al rinnovo sono: Enna, Agrigento, Vibo Valentia, Matera, Andria, Chieti, Macerata, Arezzo, Rovigo, Trento, Bolzano, Mantova, Lecco, Aosta, Nuoro, Sanluri, Tempio Pausania. Si tratta di elezioni particolarmente importanti che serviranno al Pd di Matteo Renzi di verificare il consenso dei cittadini in alcuni territori nevralgici specie nel nord. La partita grossa è quella del Veneto, dove il premier vuole sfruttare la frattura fra Tosi e Salvini per insidiare il governo Zaia. Ma anche la Puglia, il cui presidente, Nichi Vendola, sta osteggiando il percorso riformatore inaugurato da Palazzo Chigi. Senza dimenticare la Toscana, divenuta ormai feudo del presidente del Consiglio e della sua corrente.