Il dolore della famiglia di Antonio

Voglia di parlare, dopo tanta sofferenza, non ce n'è. Così la famiglia di Antonio Megalizzi chiede rispetto per il proprio “dolore“, facendo sapere che non rilascerà ulteriori dichiarazioni sulla morte del giovane.

La richiesta 

“I genitori di Antonio Megalizzi, la sorella Federica, la fidanzata Luana e tutta la famiglia chiedono il massimo rispetto per il loro dolore in questo momento così difficile – fa sapere la famiglia del giornalista morto a seguito delle ferite riportate nell'attacco di Strasburgo – . Non desiderano, per ora, rilasciare ulteriori dichiarazioni ai media. Antonio era un giornalista e, in circostanze simili, avrebbe sicuramente rispettato la volontà dei parenti di un collega venuto a mancare. La data e maggiori informazioni sui funerali verranno comunicate nei prossimi giorni”.

Cordoglio

Arriva, intanto, il cordoglio della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e il messaggio di vicinanza alla famiglia, in particolare alla sorella Federica, già studentessa della laurea magistrale in Security Studies, congiunta con la Scuola di Studi Internazionali dell'Universita' di Trento. “La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa – si legge nel comunicato – partecipa al dolore per la scomparsa di Antonio Megalizzi – il giovane giornalista italiano di una radio universitaria, rimasto ucciso a seguito dell'attentato terroristico che ha colpito Strasburgo nei giorni scorsi – e si stringe alla famiglia, in particolare alla sorella Federica (…). E' un momento di particolare cordoglio che unisce le comunità accademiche di Trento e di Pisa a alla famiglia di Antonio. Come ha spesso ricordato la sorella Federica, Antonio era animato dal desiderio di raccontare, attraverso i suoi servizi radiofonici, come fosse possibile rendere concreta una società aperta, vitale, animata dallo spirito europeo ed europeista che ha convinto Antonio ad andare a Strasburgo. Questi ideali sono gli stessi dei suoi compagni di studi a Trento e degli studenti della Scuola Superiore Sant'Anna, per i quali le rispettive comunità continueranno a impegnarsi. E' il momento del cordoglio, ma la Scuola Superiore Sant'Anna si dichiara già pronta a sostenere le iniziative che i compagni di studi di Antonio vorranno organizzare perché il suo pensiero e il suo impegno – in nome di un'Europa aperta e inclusiva – siano memoria ed esempio per il consolidamento dei valori europei di pace.