Il 2018 è record storico per il turismo italiano

Anche per l’agriturismo il 2018 è un anno record in cui si sono registrati 3,4 milioni di arrivi in Italia dei quali quasi la metà (47%) di nazionalità straniera”. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati dell’Istat che ha diffuso il report sul “Movimento turistico in Italia” che “sancisce nel 2018 un nuovo record storico di presenze di clienti negli esercizi ricettivi italiani”. “Mediamente – rileva Coldiretti – si è registrato un incremento del 6,3% negli agriturismi ma l’aumento di clienti provenienti da altri Paesi è, tuttavia, quasi più del doppio di quello domestico (8,6% contro 3,5%) ed anche la permanenza è più alta per gli stranieri (4,8 notti contro le 3,1 degli italiani)”. “Il risultato sono 13,4 milioni di presenze che – precisa l’associazione – si concentrano per l’80% negli agriturismi del Centro (5,9 milioni) e del Nord-est (4,9 milioni) con un crescita rispetto all’anno precedente rispettivamente del 7,7% e del 6,3%”. Per Coldiretti, “si tratta di un successo che è il frutto di una crescita ininterrotta che ha portato nel 2018 a 23.615 le aziende agrituristiche autorizzate in Italia (+0,9% sul 2017)”.

Vola la produzione alimentare

Buone mnotizie, sempre da Coldiretti, anche in merito alla produzione alimentare in vista delle feste natalizie. “In controtendenza con l’andamento generale – scrive Coldiretti – vola la produzione alimentare che fa segnare un aumento del 7,8% a settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. “In un clima di preoccupazione generale – sottolinea Coldiretti – si tratta di un segnale positivo nella preparazione delle scorte per il Natale in cui tradizionalmente si verificano i valori più elevati di consumi alimentari di tutto l’anno”. “L’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è, infatti, la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, dal Natale al Capodanno”, aggiunge l’associazione, evidenziando che “la spesa alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché l’agroalimentare, dai campi fino a negozi e ristoranti, è la prima filiera estesa dell’Italia con un fatturato di 538 miliardi di euro e un valore aggiunto superiore di quattro volte alla filiera dell’automobile, secondo ‘The European House – Ambrosetti’”. “I risultati positivi ottenuti sul piano industriale – conclude Coldiretti – devono ora trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione”.