Grandi opere, frizione Lega-M5s

Continuano a mantenersi non proprio idilliaci i rapporti fra i due blocchi del governo gialloblu. Ad aizzare il fuoco della polemica, stavolta, il post apparso sul profilo Facebook del ministro per il Sud Barbrara Lezzi (M5s) che, in tema grandi opere, ha messo nel mirino la politica del vicepremier Matteo Salvini, rivolgendosi direttamente a lui nel corpo del testo del suo post: “Caro Matteo Salvini, in Italia servono le infrastrutture ed in particolar modo ne hanno estremo bisogno il Sud e le aree interne del Centro-Nord. E' la carenza di questo genere di investimenti che ha provocato una perdita ulteriore di posti di lavoro al sud di 300.000 unità durante gli anni della crisi. Non si è mai osservato il riparto della quota ordinaria degli investimenti per popolazione. Al sud spetterebbe almeno il 34% e siamo a poco meno del 29%”. Parole arrivate all'indomani delle dichiarazioni del ministro dell'Interno sul gasdotto Tap (che, secondo quanto da lui spiegato, produrrebbe un risparmio energetico del 10%) e che sottolineano una linea non proprio uniforme tra le due forze di maggioranza in relazione alle grandi opere.

Chiamparino: “Tav? L'analisi dei costi la faremo”

Nella giornata di ieri, anche Alessandro Di Battista aveva fatto sapere dal Messico di essere contrario alle grandi opere e anche il ministro Toninelli si era mostrato scettico sul progetto, affermando che “il progetto Tav deve essere valutato e riformulato tutto” ma anche che “se per ripagare l'opera servono più di 50-60 anni, finendo con il mettere le mani nelle tasche degli italiani per finanziarla, è meglio bloccarla”. Sulla questione, percorrendo linee opposte, si è espresso anche il governatore del Piemonte, il dem Sergio Chiamparino: “Guarda caso per tutte le grandi opere che insistono in territori a guida leghista, o per le quali ci sono ordini superiori (si veda quanto accade con la Tap e Trump), l'analisi costi-benefici è stata già fatta. Solo per la Tav bisogna contare fino all'ultimo spicciolo, nonostante siano già state fatte sette analisi costi-benefici da diverse agenzie indipendenti, tutte con esito ampiamente positivo. Non vi viene il sospetto che c'entri qualcosa la vicinanza politica di quelle amministrazioni regionali?”. Poi, annunciando che verrà fatta una nuova analisi costi-benifici anche sulla Torino-Lione, Chiamparino annuncia: “Nelle regioni del Nord Ovest le grandi opere europee sono reciprocamente correlate: o vanno avanti per tutti o si fermano per tutti”.