Governo, una verifica dopo la Manovra

Prima la Manovra, poi una verifica sugli obiettivi: il premier Conte si è detto d'accordo a fare il punto dei primi mesi del governo giallorosso, un ragionamento necessario nell'ottica di “un croniprogramma fino al 2023”. Il presidente del Consiglio, a margine di un convegno organizzato da Eni, sposa quindi la linea di chi, visti i continui alti e bassi all'interno della maggioranza, preme per avere un confronto chiarificatore una volta superato lo scoglio della Manovra. Un passaggio chiave in realtà, che potrebbe dirla lunga su quello che sarà il futuro dell'esecutivo, con il Partito democratico che chiede chiarezza sugli obiettivi e, soprattutto, una comunione d'intenti in vista del nuovo anno. A suonare la carica, dai microfoni di Radio24, è il senatore dem Goffredo Bettini ma anche il segretario Nicola Zingaretti pensa a fare il punto dopo l'ok alla Manovra: “Chiudiamo bene la manovra economica. Poi, con il presidente Conte, lavoriamo a una nuova Agenda 2020 per riaccendere i motori dell'economia”.

L'ultimo miglio

In sostanza, la mission della Legge di bilancio è la prova del nove: a seconda di come andrà a finire, potrebbe dipendere anche quello che sarà il 2020 del governo. Un nuovo bilancio, stavolta su una maggioranza apparsa fin troppo diversa nelle sue componenti, che servirà ad avere le idee chiare sia in caso di un buon risultato con la Manovra che in caso contrario. Conte, a ogni modo, si mostra ottimista: “Consentiteci di completare l'ultimo miglio della manovra. Una volta che sarà approvata ci dedicheremo a progetto un futuro migliore per il nostro Paese e a progettare le riforme strutturali necessarie, e una magna pars del tavolo sarà dedicata a un programma per realizzare in modo più efficace gli investimenti. Tre le direttrici: una razionalizzazione delle risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro regolatorio e ridurre gli oneri burocratici”.

Chiarezza necessaria

Posto che, secondo il premier, non vi siano dubbi sulla volontà della maggioranza di arrivare a fine legislatura, anche da parte sua l'idea di un punto chiarificatore è necessaria: “Chiederò alle forze politiche di condividere un percorso anche sul cronoprogramma delle priorità che andremo a realizzare. Il Paese chiede chiarezza, non possiamo proseguire con dichiarazioni o differenti sensibilità, sfumature varie e diversità di accento”. Di questo, probabilmente, si parlerà anche alla Direzione del Partito democratico, prevista per venerdì.