Gli sfollati del Morandi scendono in piazza

E'la prima volta, dopo la tragedia del Ponte Morandi, che la protesta dei cittadini di Genova si articola come una vera e propria manifestazione. I cittadini della Valpolcevera hanno occupato il porto antico del capoluogo ligure, sfilando in un corteo organizzato per chiedere la riapertura delle strade, il ripotenziamento dei servizi e il riavviamento del lavoro nella zona del disastro: in sostanza, la ripartenza della “vita” nell'area attorno al greto del torrente Polcevera, di fatto, lamentano i manifestanti, ferma al 14 agosto scorso. Circa un migliaio di persone hanno partecipato alla dimostrazione, al grido di slogan quali “Toti e Bucci, dateci le strade” e “Lavoro, strade, sanità” e radunati dietro lo striscione d'apertura “Oltre il ponte. Liberate la Valpolcevera”. Particolarmente contestate le istituzioni, quando il corteo era giunto in Piazza De Ferrari.

La protesta

La vibrante protesta degli sfollati ha ottenuto un incontro da parte di una delegazione di cittadini con il sindaco genovese (e commissario alla ricostruzione del Ponte) Marco Bucci e il governatore della regione Liguria, Giovanni Toti, insistendo perché le autorità diano risposte concrete sul destino degli sfollati del Ponte Morandi: “Se non avremo risposte tra un mese – hanno detto gli organizzatori della manifestazione – siamo pronti a tornare in piazza e a bloccare la città…Molte delle aspettative che avevamo sono rimaste deluse ma più che per la cattiva volontà si è percepita una forma di impotenza rispetto a quello che è il divenire della situazione, per i tempi della giustizia, delle procedure”. Il sindaco e commissario Bucci ha cercato di stemperare gli animi, spiegando che “gli sfollati sono la nostra priorità numero uno, il nostro obiettivo è farli tornare nelle loro case al più presto per recuperare i loro oggetti personali, ma la nostra attenzione è per tutta la Valpolcevera”.

Il vertice in Prefettura

Nel frattempo, nella sede della Prefettura di Genova si è tenuto l'incontro fra la commissaria europea Violeta Bulc e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, durante il quale si è paralto del Decreto Genova e delle migliorie che il Mit ha intenzione di apportarvi: “Sarà migliorato. Non contestatelo perché non solo è scritto col cuore ma anche con una tecnica giuridica cosi elevata che permetterà al commissario Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi”. Per la commissaria Bulc, “l'Europa è pronta a fare la propria parte per aiutare Genova. Sono qui per tre ragioni importanti: onorare la memoria delle vittime e dare un tributo a tutte la famiglie che stanno soffrendo, discutere con il governo e le autorità locali della possibilità di rispondere ai bisogni della popolazione, offrire una panoramica dei mezzi e degli strumenti che l'unione europea può offrire”.