Gentiloni firma la convenzione: “E' la fase 2”

Investire nelle periferie è un progetto a cui il Governo tiene: due anni fa abbiamo varato il bando, approvato 120 progetti con 3,8 mld di risorse complessiva tra privato e statale”. A dirlo è stato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, presente a Viterbo per la firma della convenzione stipulata con il Comune per il bando per le periferie. Un appuntamento importante secondo il premier, il quale ha spiegato che “le cicatrici della crisi si sono fatte sentire in modo particolare in alcune zone delle nostre città, nelle aree industriali, nelle periferie e noi dobbiamo essere consapevoli che questi quartieri sono parte integrante della qualità del nostro tessuto urbano”. La nuova convenzione, fresca di firma e definita “la fase 2” di un progetto già avviato, si costituirà di “nuovi accordi con quasi 100 città, progetti già finanziati che io mi auguro di poter visitare se non tutti molti”.

Gentiloni: “No a degrado e abbandono”

Un piano, quello governativo, che Gentiloni ha definito come mirato al “rammendo delle periferie”, specificando come i fondi siano stati stanziati e auspicando la realizzazione di tutti quei progetti finanziati “di cui l'Italia è piena” ma che, in molti (troppi) casi “trovano difficoltà di attuazione”. Da qui la necessità di investire di più e con maggiore cura sul patrimonio che si cela dietro le periferie delle città italiane: “Non possiamo consentire degrado e abbandono – ha spiegato ancora Gentiloni – che non è peraltro un rischio determinato dalla distanza tra centro e periferia. Bisogna andare nelle zone che possono essere migliorate, investire nelle potenzialità mettendo insieme pubblico e privato”.

Progetto sul Poggino

Quello previsto per Viterbo, il premier lo ha definito “un progetto interessante, che interessa il quadrante nord della zona del Poggino dove già ci sono già piccole e medie imprese, con un progetto di quasi 22 milioni di cui 17 dallo Stato con ammodernamenti di impianti sportivi, piste ciclabili, parcheggi, scuole e asili nidi”. L'obiettivo, ha sottolineato il presidente del Consiglio, è “che l'insieme di interventi, sostenuti anche con i progetti della Regione Lazio che ha indicato Zingaretti, possa produrre negli anni un cambiamento e potenziare le capacità di quest'area”.