Fontana: “Mi dolgo per l'espressione sbagliata”

Ho usato un'espressione sbagliata e di questo mi dolgo“. Attilio Fontana, candidato presidente della Lombardia per il centrodestra, è tornato così a parlare delle polemiche per il suo uso dell'espressione 'razza bianca' a Rrt 102.5.

Si è trattata di “un'espressione infelice” ha ammesso, anche se “credo che questa immigrazione incontrollata rischi di creare gravi problemi in futuro al nostro Paese. Questo – ha aggiunto – è quello che volevo dire”. L'ex sindaco di Varese aveva detto che la “razza bianca è a rischio” a causa “dell'invasione dei migranti” dall'Africa.

La Costituzione

Ma, nonostante le scuse, Fontana insiste. “Dovrebbe anche cambiare la Costituzione perché è la prima a dire che esistono le razze“, ha infatti affermato il politico ieri a Tgcom24, con riferimento a quell'articolo 3 che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

“Io volevo semplicemente evidenziare come un discorso lasciato al caso rischi di essere devastante per il nostro Paese. Io da cittadino italiano mi vergogno di vedere immigrati che vivono in case abbandonate e sono preoccupato del fatto che rischino di entrare nella malavita organizzata per sopravvivere. Io ammetto di aver usato un'espressione inopportuna. Dovrebbero cambiare però la Costituzione, perché si parla di razze. Il problema va affrontato, perché la situazione rischia di esplodere e di creare problemi di carattere sociale” ha aggiunto Fontana, respingendo al contempo le accuse di razzismo.

Lapsus

“Un lapsus, un errore terminologico – ha concluso -. Ma sia ben chiaro che il concetto espresso lo difendo e lo difenderò sempre. Invece di razza, dovevo dire popolo italiano o cultura nazionale che vanno difesi da un'invasione che rischia di distruggerci”.