Di Maio: “No a un governo ammucchiata”

Non è un governo di cambiamento che immaginiamo quello che chiede Salvini, cioè un governo ammucchiata con dentro Meloni, Salvini, Berlusconi e il M5s. Questa è la sua idea, non può essere la nostra. Se stanno immaginando questo film per noi non esiste perché il nostro obiettivo è mandare avanti le lancette, non mandarle indietro”. E' tornato a parlare Luigi Di Maio, per la prima volta dopo la discussa intervista rilasciata a 'Repubblica' nella quale strizzava l'occhio al Partito democratico per un'eventuale intesa anti-Centrodestra. E lo ha fatto in un contesto comunque importante per i pentastellati come quello delle elezioni regionali in Valle d'Aosta, previste il prossimo 20 maggio: partecipando a un'iniziativa dei grillini, il leader M5s ha spiegato di comprendere come “Salvini abbia difficoltà a sganciarsi da Berlusconi” ma ribadendo comunque come “da Arcore non può partire nessuna proposta di cambiamento”.

Di Maio: “Se la Lega è interessata venga al tavolo”

Nessuna chiusura però: Di Maio continua a tenere aperte entrambe le strade, quella che porta al Pd e anche quella verso Salvini, pur preservando il veto pentastellato al dialogo con Berlusconi. Il vertice del Centrodestra a Milano, in questo senso, potrebbe aiutare a sciogliere qualche nodo anche se la puntata di piedi del M5s sull'ex premier resta un ostacolo di non poco conto verso un'eventuale intesa, vista anche la recente decisione di Salvini per la conferma dell'alleanza del Centrodestra con Fratelli d'Italia e, inevitabilmente, con Forza Italia. Da parte sua, Di Maio ha precisato che, a breve, non sono previsti incontri con Salvini e nemmeno con Martina: “Abbiamo registrato le parole del segretario reggente (del Pd, ndr) e penso siano un passo avanti e aspettiamo evoluzioni interne”. Per quanto riguarda la Lega, il leader pentastellato ribadisce: “Se è interessata al cambiamento vengano al tavolo e mettiamoci al lavoro per l'Italia”.

Vertice a Ivrea

Dopo la mattinata passata ad Aosta, Di Maio ha fatto rotta verso Ivrea, dove era previsto un mini-vertice a tre con Beppe Grillo, di ritorno da uno show a Zurigo e Davide Casaleggio. Un pranzo, organizzato nella villa del cofondatore del Movimento e padre di Davide, Gianroberto Casaleggio, e partecipato anche da altri esponenti vicini ai vertici pentastellati. Un reunion dalla quale potrebbe uscire una linea guida parallela a quanto verrà deciso a Milano, magari utile a definire meglio la situazione delle forze politiche in attesa del secondo giro di consultazioni al Quirinale.