De Luca: “Aggressione e pseudogiornalismo contro di noi”

In queste ore assistiamo a una campagna di aggressione mediatica e pseudogiornalismo contro di noi alla vigilia di una campagna elettorale delicata, una operazione camorristica e squadristica che parte dalla gestione dei rifiuti”. Parole forti quelle pronunciate dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che in un videomessaggio Facebook, parla dell'inchiesta della Procura di Napoli su infiltrazioni dei clan in appalti per lo smaltimento rifiuti con ipotesi di corruzione e finanziamento illecito ai partiti, partita dalla denuncia di Fanpage.it. “Ma quale giornalismo, è una vergogna nazionale”, afferma De Luca senior.

In Italia c'è una “vita pubblica fatta di calpestamento della dignità delle persone senza una reazione adeguata, dobbiamo capire che l'Italia così arriva alla barbarie”, ha detto ancora il governatore della Campania nel video postato sulla sua pagina Facebook. “In Campania – ha proseguito De Luca – siamo orgogliosi del lavoro che stiamo facendo. Il mio invito è che si uniscano le forze perbene, perché la discriminante di fondo oggi nella politica non sono tra destra e sinistra ma tra persone perbene, che difendono i valori umani fondamentali e i farabutti, i cialtroni, chi vive di aggressione mediatica, chi fa finta di fare battaglie morali senza aver mai deciso nulla nella propria vita”.

De Luca invita al dibattito Grasso e Di Maio

De Luca ha poi invitato “a un dibattito” il presidente del Senato, Pietro Grasso, che stamattina ha annunciato una manifestazione per il 26 febbraio a Napoli per la legalità. Tre giorni fa, alla notizia dell'inchiesta, il presidente del Senato aveva dedicato una battuta alla vicenda: 'A Napoli si dice 'tengo famiglia…'. Stesso invito il Governatore della Campania lo ha rivolto anche al M5S: “I migliori utilizzatori di questa vicenda ignobile – ha detto – sembrano le Cinque Stelle. Rinnovo alle Cinque Stelle il mio invito a un dibattito pubblico su trasparenza, correttezza, moralità pubblica. Sono mesi che sfido il loro candidato Luigino Di Maio a un dibattito dove e quando vuole, sulla materia che vuole lui: mi piacerebbe averlo in un dibattito questo giovanotto che prende 15.000 euro al mese e parla contro la casta. Aspetto che qualcuno mi risponda, che decida di partecipare in diretta senza registrazioni e i tagli come nel filmato famoso”.