Conte, l'intesa con l'Ue passa da Osaka

Di sicuro c'è da lavorare ma, stando almeno a quanto accaduto nelle ultime ore, la tensione fra Roma e Bruxelles potrebbe finalmente incontrare un punto di assestamento. Sarà nella cornice blindata di Osaka, in Giappone, che l'Italia proverà a sistemare le questioni in sospeso con l'Unione europea, con la convinzione che la procedura d'infrazione si possa evitare non solo per preservare gli interessi italiani ma perché, a conti fatti, governo e Ue vanno nella stessa direzione. E, in un contesto di convivenza, un'eventuale procedura a carico dell'Italia sarebbe una grana anche per Bruxelles. Si parlerà anche di questo a Osaka, così come se ne parlò a Buenos Aires nel corso del precedente G20 che, oggi come allora, si presenta come un'occasione di confronto in un clima più sereno rispetto ai toni alti degli ultimi mesi.

Verso il confronto

Con la prospettiva di un faccia a faccia con Moscovici, il premier Conte ha mostrato segni di ottimismo, spiegando che il clima fra i due contendenti “è di un dialogo costruttivo, la trattativa è oggettivamente complicata ma visto che tutte le parti si stanno predisponendo a un approccio costruttivo, sono fiducioso che si possa arrivare a una soluzione. Quando ho detto che la trattativa era oggettivamente complicata, è perché è così”. In sostanza, all'interno del Royal Rihga Hotel di Osaka Conte proverà a tracciare il suo piano scaccia-crisi al commissario europeo per gli Affari economici: “Ho detto che l’Italia ha dati oggettivi ottimi da poter condividere con la Commissione… Sarà anche un'occasione per parlare della procedura di infrazione, ne trarrò occasione per confrontarmi con gli altri leader europei, vogliamo cercare di portare un buon risultato a casa. Lavoreremo con Tria in piena sinergia”.

Le parole di Tria

A proposito del capo del Mef, presente anche lui a Osaka, i sentori in vista del confronto con Moscovici sono più o meno speculari a quelli del presidente del Consiglio: “Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente in linea, ci sono le basi per evitare la procedura di infrazione. L’andamento delle finanze pubbliche sta andando meglio di quanto previsto. La trattativa con l’Europa non è più difficile che in passato”. Parole rassicuranti ma che, a ogni modo, dovranno passare al vaglio di Bruxelles. Quindi alla prova dei fatti e scacciare gli elementi di dubbio che, ottimismo a parte, ancora ci sono.