Coldiretti: “Acconto di 72 cent non ci soddisfa”

L'acconto iniziale di 72 centesimi al litro “è motivo di insoddisfazione perché si trova sotto i costi variabili medi di produzione certificati dal recente studio Ismea elaborato per far luce sulla crisi del settore”. Lo sostiene la Coldiretti nel sottolineare che è anche necessario che sulla bozza di accordo sul prezzo del latte ovino in Sardegna venga inserita una clausola che garantisca di raggiungere l'obiettivo di un euro per il prezzo del latte pagato ai pastori da parte degli industriali, che sono i diretti beneficiari delle consistenti misure di sostegno per 49 milioni di euro messe in campo da governo e Regione.

La bozza

“Va riconosciuto”, afferma la Coldiretti, “l'impegno del governo e della Regione Sardegna che per questa operazione hanno messo sul piatto per il ritiro di 67 mila quintali di forme di formaggio in eccedenza sul mercato. Importante nella bozza dell'accordo è la volontà di inserire la presenza dei pastori nell'amministrazione del Consorzio di tutela, con l'attuale gestione che si è dimostrata inadeguata nello svolgere i compiti di valorizzazione, e la nomina di un Prefetto per verificare eventuali errori e violazioni ma anche per controllare la legalità delle operazioni di ritiro del pecorino da destinare agli indigenti con le risorse pubbliche. Da evidenziare – conclude la Coldiretti – è anche l'impegno per il passaggio delle quote di produzione ai pastori e il monitoraggio del rispetto dei livelli produttivi di produzione il cui superamento è stata la causa principale della crisi“.

Il ministro

Sul punto è intervenuto anche il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, ospite a “Unomattina” su Rai1. “In questo momento c'è un problema, da un lato, di non richiesta del mercato, tipo i mercati esteri come quello statunitense, causato soprattutto da vendite di prodotti falsi. Dall'altro c'è quindi una produzione al di sopra delle richieste e di conseguenza un calo del prezzo – ha psiegato -. La prima proposta dei trasformatori è stata di 60 centesimi alla quale è seguito un tavolo al Viminale a tutela della produzione e dei pastori. Sabato a Cagliari si è arrivati a una proposta di 72 centesimi per i mesi di febbraio, marzo e aprile per poi arrivare a novembre con un saldo che prende in considerazione il prezzo medio del latte da novembre dello scorso anno a questo. E' una proposta interessante alla quale si affiancano quelle strutturali di filiera”.