Caso Regeni: alla ricerca della verità

Prende ufficialmente il via dopodomani, 27 febbraio,  l'iter in commissione Esteri della Camera della proposta di legge targata Leu sulla istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. Nella proposta, a prima firma Erasmo Palazzotto, si chiede l'istituzione di una commissione monocamerale, composta da 20 deputati, con validità un anno e un fondo totale massimo di 100 mila euro. Proprio ieri il primo ministro Giuseppe Conte, in visita in Egitto, ha parlato del caso Regeni definendolo “una ferita aperta” e ha garantito di trasmettere al presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi “le premure del governo italiano e dell'Italia”.

Il compito della Commissione

Già a giugno del 2016 l'allora Sinistra italiana annunciò l'intenzione di proporre l'istituzione di una commissione per fare luce sui fatti accaduti a cavallo tra fine gennaio e i primi giorni di febbraio del 2016, quando esattamente il 3 febbraio fu rinvenuto il corpo di Giulio Regeni. Dopo un primo tentativo ad aprile 2017, nella scorsa legislatura, ora la proposta è stata incardinata in commissione Esteri. La commissione di inchiesta, “ha il compito di accertare le responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni e le motivazioni che hanno portato al suo omicidio nonchè di ricostruire in maniera puntuale le circostanze che hanno portato al suo assassinio”, si legge nel testo all'esame della commissione Esteri. Il testo della proposta di legge disciplina anche i “poteri e i limiti” della commissione, che “procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria”. Inoltre, la commissione “ha facoltà di acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organismi inquirenti, nonchè copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, anche se coperti da segreto” e deve garantire “il mantenimento del regime di segretezza fino a quando gli atti e i documenti trasmessi in copia sono coperti dal segreto. Per il segreto di Stato nonchè per i segreti d'ufficio, professionale e bancario, si applicano le norme vigenti. E' sempre opponibile il segreto tra difensore e parte processuale nell'ambito del mandato. Per le audizioni a testimonianza davanti alla Commissione si applicano le disposizioni degli articoli da 366 a 384-bis del codice penale”. Infine, la commissione “stabilisce quali atti e documenti non devono essere divulgati, anche in relazione ad esigenze attinenti ad altre istruttorie o inchieste in corso. Devono in ogni caso essere coperti dal segreto gli atti e i documenti attinenti a procedimenti giudiziari nella fase delle indagini preliminari fino al termine delle stesse“. Le sedute saranno pubbliche, tuttavia la commissione può deliberare di riunirsi in seduta segreta. Il testo della pdl dispone che “le spese per il funzionamento della Commissione, stabilite nel limite massimo di 100.000 euro, sono poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati”.