Bomba carta e scritte sui muri: “No al voto per i pastori”

Resta sempre alta la tensione nelle campagne sarde, dopo oltre dieci giorni di proteste e trattative tra i pastori locali e il Governo sul prezzo del latte. Stammattina, una bomba inesplosa è stata ritrovata sul davanzale di una struttura comunale dove il Comune di Torpè (Nuoro) allestisce di norma la sede elettorale per le consultazioni. Un ordigno con tanto di miccia che, come riportano alcuni quotidiani sardi, era di alto potenziale e che – una volta esploso – avrebbe potuto provocare gravi danni anche alle abitazioni vicine. Sull'episodio sta indagando a Polizia, che è intervenuta con gli artificieri per far brillare l'ordigno. Secondo le prime ricostruzioni degli specialisti, la bomba non sarebbe comunque esplosa anche se attivata a causa della miccia difettosa.

Ma le proteste non finiscono qui: sui muri del centro ricreativo di Biddanoa e sul marciapiede sono comparse stanotte alcune scritte fatte con lo spray che recitano: “No al voto per i pastori”.

La protesta in Sicilia

Intanto domani è stata annunciata per domani una nuova protesta in Sicilia, questa volta a Vittoria, in provincia di Ragusa. I siculi, come i colleghi sardi, chiedono che sia rivisto al rialzo il prezzo del latte. In Sardegna, le trattative istituzionali sono state già avviate e dopo giorni di braccio di ferro gli allevatori ieri in assemblea hanno approvato una bozza di accordo – che oggi arriverà sul tavolo del premier Giuseppe Conte – con un rialzo immediato del prezzo del latte a 80 centesimi al litro, per poi arrivare a un euro nei prossimi mesi.

In Sicilia il dialogo istituzionale è ancora alle prime fasi, ciò nonostante il vice premier Matteo Salvini ha assicurato il proprio impegno. “Salvini ascolterà anche i pastori siciliani, come sta già facendo in Sardegna, perché la protesta degli allevatori in Sicilia è anche la lotta della Lega”, ha infatti dichiarato Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali del partito guidato dal ministro dell'Interno, alla vigilia della manifestazione. “Il governo nazionale sarà a fianco dei nostri pastori. Li incontrerò con l'impegno di essere garante delle loro richieste”, ha concluso. Quella di domani è la terza tappa della mobilitazione dei pastori siciliani, dopo quella di Poggioreale (Trapani) e a Enna della scorsa settimana.