Berlusconi, annuncio a sorpresa: “Mi candido”

Arrivato il 2019, è già corsa alle europee. Una tappa importante per la politica italiana che, a quanto pare, vedrà fra i protagonisti anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Una decisione improvvisa che, in un certo senso, sorprende lo stesso schieramento azzurro: “Alla bella età che ho – ha detto l'ex premier a Quartu, in Sardegna -, ho deciso per senso di responsabilità di andare in Europa, dove manca il pensiero profondo del mondo”. Il che, in sostanza, significa che il leader azzurro si candiderà alle elezioni del 26 maggio, alle quali sarà “in campo per fermare questo governo dove una parte è rappresentata dal Movimento Cinquestelle guidato da persone con nessuna esperienza e nessuna competenza. Sono come quei signori della sinistra comunista del '94, in più hanno questo grande difetto”.

Senso di responsabilità

L'annuncio della decisione dell'ex presidente del Consiglio arriva durante la prima tappa del suo tour elettorale in Sardegna, ribadendo più volte di aver scelto la candidatura per responsabilità. Circostanza chiarita anche a margine del palco di Quartu, parlando ai microfoni di Rai News 24: “Con la mia conoscenza, le mie esperienze e la mia capacità di convincere, penso di poter svolgere un ruolo importante e far capire ai cittadini europei che rischiamo di allontanarci dai valori occidentali” e di essere “dominati da un impero cinese che ha delle convinzioni e dei valori opposti ai nostri”. Una decisione che, a ogni modo, arriva in un periodo speciale per lo schieramento azzurro che, domani, compirà il suo 25esimo compleanno: il 18 gennaio 1994, infatti, con lo sguardo sulle politiche del 27 marzo successivo, l'allora Cavaliere fonda quello che lui stesso definirà più un movimento politico che un vero e proprio partito e, in quelle elezioni, si affermerà con la più alta percentuale di gradimento (21%). Un'esperienza che vedrà un'interruzione nel 2009 con la confluenza nel Popolo della libertà (Pdl), per poi rinascere ufficialmente nel 2013.