Autobrennero, neve e ispezioni: è caos

E'caos attorno all'Autostrada del Brennero, al centro di enormi disagi nella giornata di ieri e sul quale è stata avviata un'ispezione ministeriale per verificare “che il concessionario sia intervenuto adeguatamente per garantire la sicurezza degli utenti, come prevede la convenzione”. A riferirlo è il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che, abbastanza chiaramente, ha annunciato che il Mit vuole “vederchi chiaro sui disagi che si sono verificati negli ultimi giorni” sull'Autostrada del Nord Italia, un giorno dopo che il tratto della A22 direzione nord tra Chiusa e Vipiteno è stata chiusa a causa della neve per diverse ore (riapertura alle 23 di ieri, circa 15 ore dopo) causando incolonnamenti nella circolazione andati avanti per ore. Nel mirino del Ministero, proprio il concessionario della tratta, sul quale il ministro ha dichiarato di voler svolgere accertamenti ricordando che la concessione è già scaduta: “Vogliamo rinnovarla con una gestione totalmente pubblica e più conveniente per i territori e per chi viaggia. Nonostante ciò l'attuale concessionario, la cui gestione non si può dire sia stata soddisfacente in questi giorni, e che in questi anni di proroga ha continuato a godere di ricchi profitti, ha fatto ricorso contro la rivoluzione che stiamo mettendo in atto”.

L'attacco

A proposito della concessione, Toninelli ha ribadito che la scelta di far ricorso da parte del gestore è “incomprensibile, a meno che la si legga alla luce del tentativo di continuare a guadagnare con gli enormi dividendi”. Il titolare del Mit ha comunque annunciato che “non ci fermeremo, siamo convinti della rivoluzione nella gestione delle autostrade che stiamo portando avanti”. Sulla questione, però, c'è tutt'altro che chiarezza, specie per quanto riguarda la società di gestione del tratto della A22 in oggetto che, come affermato dalla deputata Michaela Biancofiore, “è già partecipata all'oltre 81% da enti pubblici”, avanzando l'ipotesi che l'idea del ministro consista nel “concedere semplicemente la concessione a una nuova società al 100% pubblica, ma gestita dagli stessi enti di oggi, che lui dice non sono stati efficienti”. Versione supportata anche dall'ex ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il quale ha spiegato che “l'Autobrennero è già pubblica: Regione, Province autonome e altri enti per l'84,7% della società”. E attacca: “Ma è possibile che un settore delicato e strategico come le infrastrutture sia in mano a questo dilettante allo sbaraglio?”.

Lunedì nero

Nel frattempo, il lunedì si annuncia piuttosto difficile per il tratto autostradale dell'Autobrennero, con il presidente dell'A22, Walter Pardatscher, a ribadire che “ora è molto importante liberare tutta la carreggiata dai mezzi ancora bloccati. Fra qualche ora tutta la carreggiata nord sarà libera. L'Austria oggi ha fermato di nuovo i tir e domani sarà una giornata difficile, perché il lunedì c'è traffico e si aggiungeranno quelli che erano rimasti bloccati”.