Assalto a una cisterna: il voto non ferma la protesta

In Sardegna si vota ma la protesta dei pastori non si ferma. Poco dopo l'apertura delle urne, un gruppo di manifestanti incappucciati ha preso d'assalto un'autocisterna, costringendo sembra l'autista a scendere e a riversare in terra il latte che trasportava. Tutto è avvenuto nei pressi di Orune, in provincia di nuoro, dove sono presto intervenuti Polizia e Carabinieri, per un ennesimo episodio di quella tensione tangibile che, ormai da settimane, sta investendo una Sardegna chiamata a rinnovare la propria amministrazione regionale in un clima estremamente complicato. L'obiettivo, infatti, era di raggiungere un'intesa di pacificazione fra istituzione e manifestanti sulla crisi dell'allevamento ovicaprino prima che si svolgesse il voto. Niente di tutto questo, visto che non solo la protesta continua ma anche in modo deciso.

Voto teso

Intanto, i cittadini sardi si stanno recando alle urne (aperte a partire dalle 6.30) per scegliere il nuovo presidente, carica contesa dai candidati Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi liberi), Andrea Murgia(Autodeterminatzione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) e Vindice Lecis (Sinistra sarda). Un voto che rischia di passare quasi in secondo piano a fronte di una protesta che continua a montare senza che, apparentemente, la soluzione auspicata sia prossima a essere trovata. Sul tavolo, almeno per il momento, resta la proposta di incremento del prezzo da 60 centesimi al litro a 80, più vicina alla soglia di quota 1 euro richiesta dai pastori ma che, per ora, non convince i pastori che continuano a riversare latte sull'asfalto o, come nel caso di Orune, a svuotare autocisterne in movimento.

Al momento, comunque, il voto procede in modo abbastanza tranquillo. Finora non si è verificato alcun incidente nei seggi, allertati dagli stessi pastori che, giovedì, avevano visto saltare il tavolo di confronto con il governo per via dell'assenza degli industriali, informando tramite alcuni portavoce la possibilità di interventi nelle sedi di voto.