Allerta Rossa anche in Piemonte: ora il Bormida fa paura

Non è ancora finito il pericolo per la Ligura, dove piogge, frane ed esondazioni hanno messo in ginocchio Genova e la Valpolcevera, che Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha innalzato l'allerta per il maltempo da arancione a rossa in un terzo del Piemonte. L'allarme per “esondazione di corsi d'acqua, allagamenti anche estesi e frane diffuse”, si legge nel sito di Arpa, riguarda sia la fascia a sud quale la valle del Tanaro (Cuneo), Belbo e Bormida, sia le province di Asti, Alessandria e Cuneo sia un'ampia area a nord: le Valli Sesia, Cervo e Chiusella, Orco, Lanzo, bassa valle di Susa e Sangone, nelle province di Biella, Vercelli e Torino. Oltre al rischio di frane e allagamenti, diventa massimo, in alcune aree del Piemonte, anche il pericolo della valanghe a causa delle forti nevicate che, nei giorni scorsi, hanno interessato l'arco alpino. Domani – sono le previsioni di Arpa – “sui settori nordoccidentali e su quelli al confine con la Liguria sono possibili valanghe di dimensioni estreme“. Lo zero termico sarà a quote relativamente alte: 1900-2300 sui settori alpini a ovest e sud, 1900-200 metri a nord. 

Fiume Bormida

In attesa che si fermino le piogge, il fiume Bormida (tra Piemonte e Liguria) fa sempre più paura. Nel savonese è già esondato con forza a Dego e ora è sorvegliato speciale a Cairo, dove si è verificata un’altra lieve esondazione nel tratto che scorre nei pressi della deviazione per il Buglio, dove ha in parte invaso il prato vicino alla strada. “E' già esondato in alcune parti, ad Acquafredda una frazione di Millesimo, non abbiamo ancora segnalazioni preoccupanti sul centro, ma siamo molto in allerta. A Murialdo è già esondato in alcune parti e rischiamo che arrivi anche qui, a Piana Crixia anche lì ci sono state delle esondazioni”, spiega il sindaco di Millesimo. “Ormai il terreno non assorbe più nulla. Al momento non abbiamo chiesto aiuti perché l'unica speranza è che smetta di piovere, noi più che monitorare e stare attenti non possiamo fare: la situazione è spaventosa, state tutti in casa”, spiega  il sindaco di Piana Cirixia, Massimo Tappa, a primocanale.it. “Siamo in ginocchio, le frane non riusciamo a risolverle, una è davvero imponente e una decina di famiglie sono isolate, non abbiamo mezzi come Comune e non sappiamo se ancora ci sia la strada o sia inghiottita dal fiume, cerchiamo di tenere duro ma non lasciateci soli”, ha chiesto il sindaco di Bormida, Daniele Galliano. Alle 13,45 è stato chiuso il ponte sul Bormida all’ingresso di Alessandria provenendo da Spinetta Marengo. Ogni ora che passa aumenta il numero di strade chiuse per il maltempo, a causa di allagamenti e frane. 

Un lungo percorso pericoloso

La Bòrmida è un fiume del Piemonte e della Liguria lungo complessivamente circa 180 km, sub-affluente del Po e principale affluente del fiume Tanaro. Ha un bacino molto esteso (2.663 km²), distribuito in parte sulle Alpi liguri (porzione dell'alto corso delle “Bormide”) e in parte sull'Appennino Ligure (porzione degli affluenti Erro e Orba). Il primo tratto della Bormida, noto come Bormida di Millesimo, nasce in Liguria a circa 800 m di altitudine dalla Rocca Barbena (sulle Alpi Marittime). Una volta giunto presso Acquafredda, frazione di Millesimo (SV), il fiume riceve poi il primo affluente notevole: il torrente Osiglietta, proveniente dal Monte Settepani (1.386 m) che, sbarrato da un'imponente diga, forma il pittoresco Lago di Osiglia. Da qui il fiume, con portata quasi raddoppiata, prosegue scorrendo sotto i cavalcavia dell'Autostrada Torino-Savona, e sbarrato da una piccola diga bagna il comune di Millesimo, attraversando anche i resti di un antico ponte medievale. Da questo punto, dopo aver ricevuto da sinistra l'affluenza del torrente Zemola, la Bormida di Millesimo termina il corso montano aprendosi la strada incassata ai piedi degli aspri rilievi delle Langhe. Subito attraversa il comune di Cengio dove viene sbarrato da una piccola diga, dopo di che entra in Piemonte percorrendo con corso assai tortuoso una suggestiva valle boschiva. Qui bagna un gran numero di centri tutti situati in provincia di Cuneo tra i quali Saliceto, Camerana, Monesiglio, Gorzegno, Torre Bormida e Cortemilia. Presso quest'ultimo centro riceve da destra il torrente Uzzone, un corso d'acqua famoso per le sue piene irruenti. Da qui entra per un breve tratto in provincia di Asti. Presso il Monastero Bormida il fiume viene scavalcato da un antico ponte romanico in parte seriamente lesionato durante un'eccezionale piena avvenuta nel novembre 1994. Continuando la sua corsa bagna Sessame per entrare poi in provincia di Alessandria, a circa 90 km dalle sorgenti di Rocca Barbena, il fiume cambia nome diventando semplicemente Bormida e la sua portata idrica raddoppia mentre la valle si allarga diventando più dolce e regolare.