ABOLIZIONE IMU E TASI: AI COMUNI MANCHERANNO CINQUE MILIARDI

Con l’abolizione dell’Imu e della Tasi, annunciata da Palazzo Chigi in estate e ribadita negli ultimi giorni, ai Comuni italiani mancheranno circa 5 miliardi di euro. La stima è stata fornita dal presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine del coordinamento dei sindaci delle città metropolitane che si è riunito questa mattina. “Al governo che ha deciso di voler superare l’Imu e la Tasi sulla prima casa – ha spiegato Fassino – noi diciamo che questa operazione deve essere accompagnata da un trasferimento equivalente di fondi che vale circa 5 miliardi di euro. Ci rassicurano le parole del premier Renzi che ha annunciato che non ci saranno tagli ai Comuni rispetto allo scorso anno e quindi siamo pronti ad un confronto con il ministero dell’Economia per quantificare questa cifra. Non vogliamo un euro in più ma allo stesso tempo dico che non siamo disposti a subire tagli”.

Fassino ha detto che l’incontro con Renzi di stamattina è stato “positivo”. Al centro del colloquio, oltre alla copertura per far fronte al taglio delle tasse, si è parlato anche delle misure “per restituire ai Comuni autonomia e flessibilità finanziaria: lo sblocco degli avanzi di esercizio che in molti Comuni sono congelati dai vincoli del patto di stabilità e potrebbero dare un forte impulso al rilancio degli investimenti; la compensazione integrale dell`abolizione di Tasi sulla prima casa e di Imu sui terreni agricoli e beni imbullonati (che a una prima stima si aggira su un valore totale di 5 miliardi); l` alleggerimento dei tagli previsti nel 2016 per Citta` Metropolitane ed enti di area vasta”.