Un impegno 365 giorni all'anno

L’orrore ci assale quando leggiamo i quotidiani o seguiamo i telegiornali nazionali e locali. La violenza è un ingrediente ormai costante della nostra vita, anche di quella lavorativa. La prima regola da seguire per dare un senso compiuto alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne dovrebbe passare dall’applicazione, come singoli e come comunità, di un cambiamento culturale e sociale contro ogni tipo di violenza: femminicidi, stalking, violenze domestiche, differenze certificate delle opportunità lavorative tra uomo e donna, denunce contro gli schiavisti che con il caporalato sfruttano manodopera femminile per pochi euro all’ora, distonie salariali e lotte per migliorare le condizioni delle donne lavoratrici, bullismo e insulti striscianti in Rete.

Come sindacato abbiamo realizzato un incontro pubblico lo scorso giovedì a Bari per coinvolgere i cittadini pugliesi in questa battaglia di civiltà che deve cominciare da un cambio di rotta della società verso questi ignobili comportamenti. ‘Spegniamo questa luce…e fermiamo la domanda’ è uno dei primi passi che le segreterie regionali della Cisl e della Fisascat Cisl stanno compiendo nell’impegno contro ogni violenza di genere che, purtroppo, colpisce donne che potrebbero essere nostre madri, sorelle o figlie. Lo abbiamo fatto in un Centro Commerciale per incuriosire le migliaia di persone che frequentano questi moderni luoghi di ritrovo. Una piazza virtuale dalla quale è stato lanciato il cuore oltre l’ostacolo del silenzio, proprio da Bari che spesso è approdo naturale per le ragazze che dall’Est Europa arrivano in Italia in cerca di futuro e, invece, trovano la strada e degli aguzzini senza pietà.

Non dimentichiamo, però, che la violenza è la parte più subdola del comportamento umano che andrebbe contrastata in ogni ambito per ottenere i risultati che la Giornata contro la violenza sulle donne vuole raggiungere. Il mondo del lavoro può fare e fa la sua parte. Non è casuale che lo slogan del nostro Congresso confederale, celebrato a fine giugno del 2017, fosse ‘Per la Persona, per il Lavoro’. Abbiamo voluto mettere al centro quel valore universale che è la dignità della persona. Ma lo abbiamo declinato anche nella lotta al fenomeno del caporalato chiedendo a gran voce una legge, poi approvata, contro lo sfruttamento del lavoro, spesso femminile, nei campi. O attraverso la contrattazione e l’azione quotidiana per migliorare le condizioni di lavoro. Si dovrebbe istituire 365 giorni all’anno la giornata mondiale contro la violenza di ogni genere per non dimenticare che le sfide si vincono grazie alla cultura quotidiana del rispetto per i diritti umani fondamentali.

Daniela Fumarola – Segretario generale Cisl Puglia